Le indiscrezioni della vigilia sono state confermate. Claudio Durigon, senatore della Lega, è stato nominato ieri dal Consiglio dei ministri sottosegretario al Lavoro. «Sono soddisfatto, è il mio campo e spero di fare bene. Mi metterò subito al lavoro sui tanti dossier che interessano il settore». Sono le prime parole del neo sottosegretario.

Il coordinatore regionale della Lega è alla terza esperienza in ruolo di sotto-governo. In seguito alla nascita del governo Conte I tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, il 13 giugno 2018 era stato nominato sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, carica che ha mantenuto fino alla fine del governo Conte I il 5 settembre 2019. Durante il mandato da sottosegretario si è principalmente occupato della proposta simbolo della Lega "Quota 100". Il 1 marzo 2021 era stato nominato Sottosegretario di Stato al Ministero dell'economia e delle finanze nel governo Draghi, fino alle dimissioni intervenute il 26 agosto 2021 in seguito alla gaffe commessa proprio a Latina, durante la campagna elettorale per le comunali, legata all'intitolazione del parco comunale di Latina ad Arnaldo Mussolini. Da ieri Claudio Durigon è nuovamente parte del Governo, stavolta guidato dalla prima premier donna, Giorgia Meloni.

«Sono felice per l'incarico e ringrazio il Governo e il mio partito per la fiducia riposta. Da oggi sarò al lavoro sulle tante questioni cardine che vanno affrontare e risolte in tempi brevi. Per prima cosa mi concentrerò sul superamento della legge Fornero e per rendere effettivo il progetto della Lega di quota 41». Di cosa si tratta? Quota 41 è attualmente destinata ai lavoratori "precoci" e i requisiti richiesti per accedervi sono: almeno 12 mesi di contributi versati, derivanti da effettivo lavoro, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni di età; almeno 41 anni di contributi; appartenenza a una delle 5 categorie tutelate (disoccupati, invalidi, caregiver, lavori usuranti, lavori gravosi). La richiesta della Lega (ma anche di diversi sindacati) è, nello specifico, predisporre una Quota 41 per tutti.
Per finanziare la misura in questione, la Lega ha proposto di modificare il reddito di cittadinanza. Sull'argomento Durigon non si sbottona ma spiega: «Il reddito di cittadinanza va riformulato nella sua applicazione. Come Lega proponiamo che venga rimodulato per quelle persone che sono in grado di lavorare mentre va reso più specifico per chi ha necessità di un reddito di inclusione».