L'Unione delle province italiane ha inviato al Governo la piattaforma programmatica contenente le proposte delle Province per la XIX Legislatura. Il presidente dell'UPI, Michele De Pascale, l'ha consegnata al ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, in un incontro in cui c'è stata la condivisione di un percorso di riforma delle Province.

Da parte del Governo, a quanto pare, c'è tutta l'intenzione di mettere mano alla incompiute riforma Delrio per restituire alle Province l'autonomia e l'operatività che è stata loro sottratta. Lo stesso De Pascale, dopo il breve incontro col ministro Calderoli, lo conferma: «Il Ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l'ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell'autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini».

Il documento presentato conta una quarantina di pagine all'interno delle quali sono elencati in particolare i problemi incontrati in questi anni dalle amministrazioni provinciali, dalle deleghe sottratte fino alla scarsa disponibilità economica, fino ad arrivare al personale mancante.
Il documento affronta anche le questioni finanziarie delle Province in modo compiuto, con scelte immediate e indicazioni di una prospettiva strutturale, e rafforza le Province come istituzioni per il rilancio degli investimenti locali, su scuole, strade, transizione ecologica e digitale, politiche di coesione, in coerenza con il PNRR, che agiscono anche a supporto dei Comuni e degli enti locali del territorio.

La prima cosa che chiedono i presidenti delle Province è procedere a un rafforzamento degli enti e una ridefinizione delle funzioni necessarie al funzionamento dell'attività amministrativa. Infine, il ritorno all'elezione diretta degli organi.