La Progetto Ambiente continua ad essere motivo di scontro, questa volta però non è solo il nuovo contratto in fase di approvazione a richiamare l'attenzione dei consiglieri d'opposizione ma l'assunzione della moglie di un assessore operata dall'azienda nei mesi scorsi. A sollevare la questione, durante la commissione congiunta di ieri, è stato il capogruppo di Unione Civica Marco Moroni, che ha rivolto diverse domande all'amministratore unico Stefano Cicerani, tra le quali una che ha spiazzato molti dei presenti. «Era a conoscenza che è stato assunto un parere molto stretto di un assessore in carica?». «Sì, ero a conoscenza di questa assunzione - ha risposto Cicerani - ma ciò è avvenuto prima che diventassi amministratore».
Il caso in questione riguarda la moglie dell'assessore Gianluca Fanucci, assunta dalla Progetto Ambiente nell'aprile 2022 al termine di un concorso per reperire 4 figure. Una selezione che ha visto presentarsi 8 candidati, dei quali 3 hanno superato la prova scritta e 2 sono risultati idonei al termine dell'orale. Moroni nel suo intervento ha ripercorso l'iter del bando, ipotizzando un conflitto d'interessi rispetto alla delibera per la proroga del contratto della Progetto Ambiente, votata in giunta anche da Fanucci. «La mia domanda era tesa a stimolare una riflessione. Sarà tutto legittimo ma la cronistoria dell'atto è curiosa nelle tempistiche e nelle modalità. Il bando di selezione - continua Moroni - è stato pubblicato il 24 gennaio e tra i requisiti speciali è stato inserito l'aver svolto già in precedenza prestazioni lavorative, anche con una collaborazione continuativa o altre forme di lavoro temporaneo, lavori per una società pubblica e enti in ambito ambientale. Il 21 aprile la società ha pubblicato la graduatoria e tra gli idonei c'era anche la moglie dell'assessore.