"La riforma del governo Monti che tagliò oltre 200 sedi distaccate dei tribunali si è rivelata un fallimento. A farne le spese il tribunale di Gaeta, soppresso nonostante le proteste veementi di cittadini e addetti ai lavori. Quel provvedimento non solo non ha garantito la celerità dei processi, ma nel sud pontino ha spento la luce della legalità rappresentata da una sede giudiziaria importante". Lo afferma Enrico Tiero, candidato di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali. 


"A mio modo di vedere la giustizia di prossimità è importante. La giustizia rappresenta un diritto fondamentale per i cittadini, i quali stanno già soffrendo la lentezza del sistema, con sentenze che vengono attese per anni.
Purtroppo venne adottata la soluzione peggiore e più dannosa per il nostro territorio. Nel caso di Gaeta c'è stato un accorpamento con Cassino, circostanza che ha portato ad un drastico ridimensionamento della centralità e dell'importanza dello stesso tribunale di Latina, come pure una forte penalizzazione per il sistema giudiziario pontino, a partire dal lavoro degli avvocati.

Condivido dunque l'intenzione del nuovo governo che vorrebbe ripristinare questi luoghi di legalità anche nei centri minori. La riapertura del tribunale di Gaeta sarebbe un passaggio significativo anche in funzione del contrasto alle infiltrazioni malavitose. C'è bisogno di un presidio giudiziario importante che copra il territorio che va da Fondi a Minturno e Castelforte. Non dimentichiamo neanche il fatto che nel sud pontino va potenziata la giustizia come pure le forze dell'ordine in generale.
Inoltre ritengo necessario tenere alta l'attenzione sugli uffici giudiziari ancora funzionanti. In particolare occorre aumentare gli sforzi per tentare di far sopravvivere l'ultimo presidio di legalità rimasto superstite sul territorio del Golfo, quello dell'ufficio del giudice di pace. Su questo garantirò il mio impegno in tutte le sedi".