Parlare di scuola con la scuola, mettendo al centro la persona e spiegando che le abilità, i luoghi, e le possibilità sono porte da aprire e opportunità da cogliere e valorizzare. Ieri grazie alle esperienze raccontate da due dirigenti scolastici, Roberta Venditti del primo ciclo della Frezzotti Corradini e Ugo Vitti del secondo ciclo del San Benedetto, il ministro alla pubblica istruzione Giuseppe Valditara, nel convegno dal titolo: «PNRR: PIANO SCUOLA 4.0, Ambienti di Apprendimento Innovativi» ha potuto capire quanto questo territorio stia investendo sulle scuole con progetti innovativi. L'occasione era l'iniziativa organizzata dalla Lega, voluta dalla deputata Giovanna Miele, e dal Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon, che con il senatore Roberto Marti e Laura Pazienti, che ha contribuito alla stesura del piano Italia Domani, hanno parlato ad una sala gremita di docenti, ragazzi e cittadini. «Vi voglio al ministero per cambiare in profondità la scuola italiana – ha detto Valditara rivolgendosi ai due dirigenti - la scuola è tornata al centro del dibattito pubblico con questo governo, il nostro primo atto è stata la chiusura del contratto, abbiamo messo sul tavolo cento milioni di risorse nuove e aggiunto 350 milioni operando il più importante aumento contrattuale che si ricordi. Qualsiasi rilancio della scuola non può prescindere dagli investimenti per rilanciare la sicurezza, il digitale, ambienti più adeguati. Più si investe su scuola e ricerca più cresce il Pil». Valditara si è soffermato sulla necessità di rimettere al centro la figura del docente conferendogli autorevolezza e autorità: «Non è possibile che accada che nelle scuole italiane ci siano ragazzi che sparano in classe, che spintonano i docenti o li filmano, ci vuole una cultura del rispetto verso insegnanti, studenti e luoghi». Il punto per il ministro è valorizzare la persona e il merito. «Dobbiamo portare avanti una didattica attenta a valorizzare talenti ed abilità, e anche le famiglie devono essere coinvolte. Sul piano reclutamento dico che bisogna investire su un sostegno qualificato e sulla continuità per i ragazzi fragili. Non possiamo accettare che ci siano regioni con alta dispersione scolastica, va avviata una grande riforma dell'istruzione nell'ascolto attento del mondo della scuola per dare un futuro ai nostri ragazzi.

Prima del ministro il senatore Marti e la deputata Miele hanno posto l'accento sulle opportunità dei fondi Pnrr che la scuola deve cogliere per tornare competitiva. «Stiamo lavorando alla camera e al senato per dare impulso all'attività governativa di rilancio ed istruzione – ha spiegato Miele- Scuola innovazione e Pnnr, su questi temi si gioca il futuro del nostro Paese e insieme, confrontandoci con gli attori principali del mondo scolastico, dobbiamo affrontarli con serietà, impegno e determinazione». «Il PNRR è un intervento straordinario ma noi dobbiamo lavorare sull'ordinario – ha spiegato Laura Pazienti- ricostruire ciò che consente a noi di lavorare in ambienti adatti e non adattati, quello che noi chiediamo da sempre è progetti e stabilità».

Stimolanti le realtà raccontate da Venditti e Vitti: la Venditti ha parlato di un lavoro corale che ha permesso in dieci anni alla Frezzotti Corradini di potenziare ambienti, innovazione e apprendimento ripensando gli spazi della didattica e uscendo dalla lezione frontale con metodologie nuove: aule 2.0, laboratori di scienze e robotica, il Fab Lab di fabbricazione digitale che ospita attività didattiche laboratoriali e dotato di stampanti 3d e taglio laser a servizio della didattica, esperienze innovative come il debate, il giornalino digitale "Il Gabbiano", la radio web radio, e il Progetto D.A.D.A, nel quale gli spazi educativi sono stati strutturati per "isole didattiche" e gli studenti cambiano aula ad ogni ora. Infine la collaborazione con il liceo artistico di Latina per i murales alla primaria e la creazione di ambienti colorati ed attrattivi. Ugo Vitti ha invece parlato della necessità della formazione nella scuola con gli 84 corsi previsti al San Benedetto, delle iniziative portate avanti in questi anni contro la povertà educativa per svolgere attività ludiche e ricreative all'aperto che recuperano socialità in presenza ed applicano i principi della didattica ludica e di tutte le iniziative che hanno reso l'istituto all'avanguardia nell'offerta didattica ai suoi studenti.