Un Francesco Rocca carico e determinato quello arrivato ieri a Latina per quello che probabilmente è stato l'ultimo tour in provincia prima del voto del 12 e 13 febbraio prossimi. L'aspirante presidente ha fatto tappa in tre appuntamenti organizzati dalle liste che lo sostengono in questa campagna elettorale. Prima dalla lista Rocca, poi da Fratelli d'Italia e infine dalla Lega. Tre appuntamenti nei quali ha potuto lanciare l'ultimo appello a partiti e candidati affinché si arrivi a portare più gente possibile alle urne.
«Nel Lazio c'è stata una gestione dissennata della regione e non ho paura a dirlo. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, in ogni campo - ha attaccato Rocca - La sinistra è abile nascondersi pur dicendo che fa le cose. Pensate al sindaco di Roma: da quanto è stato eletto non l'ha visto nessuno nella capitale. In regione sono stati dieci anni così. C'è voluto il centrodestra al governo dell'Italia per dare finalmente una svolta per l'autostrada Roma-Latina e per la bretella Cisterna Valmontone. Negli ultimi dieci anni cosa hanno fatto D'Amato e soci?». Le infrastrutture sono un tema ricorrente di questa campagna elettorale e Rocca mostra anche una discreta conoscenza del territorio. «A Gaeta c'è un porto che è stato dimenticato da anni. Va rafforzato, potenziato. Può diventare tra i più importanti d'Europa. Ma per farlo servono investimenti, bisogna ridurre il gap infrastrutturale, creare delle strade che permettano alle merci di muoversi».

Inevitabile che nel mirino di Rocca finisca il suo principale competitor, Alessio D'Amato. «Sapete - ha detto rivolto alla platea del teatro Moderno, Francesco Rocca - nei giorni scorsi l'ho sentito parlare di voler creare l'assessorato del mare e quello del made in Lazio. Io, al contrario, non voglio creare assessorati che restano lì senza fare nulla. Io dico che nei primi cento giorni farò una legge per contrastare il fenomeno dell'erosione costiera perché questo è il primo grande problema che abbiamo e rischiamo di giocarci il turismo se perdiamo le nostre bellissime spiagge». Sul tema assessorati Rocca ha annunciato di voler ripristinare «quello alla cultura, perché abbiamo l'obbligo di valorizzare il grande patrimonio artistico, culturale e naturalistico della regione. E in questa provincia, in particolare, ci sono i giardini di Ninfa, un posto meraviglioso ma troppo poco conosciuto nel mondo». Con la cultura, secondo Francesco Rocca «possiamo creare sviluppo e posti di lavoro».

Non poteva mancare il passaggio sulla sanità, vero tema portante della campagna elettorale per le elezioni regionali. «Oggi negli ospedali romani si usa ancora il fax. Per cercare posti letto nei pronto soccorso si inviano i fax. Roba da matti. Noi non vogliamo portare la sanità nel futuro, ma nella realtà. D'Amato parla di digitalizzazione. Ma di cosa? Cosa ha fatto in dieci anni? Questo dovrebbe dire agli elettori, ai cittadini della provincia di Latina che non hanno un ospedale al quale rivolgersi e che devono fare chilometri per farsi curare. Noi vogliamo riportare la sanità nei piccoli comuni».
La giornata di Rocca, come detto, è stata scandita dai partiti. Al teatro moderno c'era lo stato maggiore provinciale di Fratelli d'Italia, con Nicola Calandrini, Nicola Procaccini e tutti i candidati alla Pisana. Al Museo Giannini di Latina c'erano invece i candidati della lista Rocca. Infine, all'hotel Europa la Lega, coi candidati al Consiglio regionale Angelo Tripodi e Sara Norcia.