A pochi giorni dalle regionali il quadro dei posizionamenti in vista delle amministrative comincia a delinearsi. La partita è affollata soprattutto nel capoluogo dove la vicenda può divenire molto spinosa proprio in virtù dei precedenti che la città si porta dietro, legata ai litigi interni decennali del centrodestra. Il capoluogo che è stato roccaforte di destra per più di venti anni e che è stato guidato per sei anni da Coletta dopo la spaccatura su tre candidati nel 2016, ha replicato l'errore di dividersi e trascinare la partita del candidato sindaco proprio nel 2021 quando a due mesi dal voto e dopo un'estate di veleni interni e divisioni confluì poi sulla scelta di Vincenzo Zaccheo, opzione che ha finito per favorire il ritorno di Coletta per la seconda volta sulla poltrona di sindaco. Oggi i risultati delle urne dicono che il centrodestra unito vale il 67% dei consensi, con Fratelli d'Italia al 32%, la Lega a poco più del 21% e Forza Italia a poco più del 10%, una fotografia realistica di come potrebbe andare anche alle comunali, con le dovute proporzioni e differenze e vista la stretta vicinanza della competizione elettorale che dovrebbe tenersi a maggio.
L'imperativo nel centrodestra sembra essere trovare un accordo su un nome unitario, ma il tiro alle fune tra i partiti è dietro l'angolo. Ognuno ha le sue ragioni per tirare l'acqua al proprio mulino sulla scelta del candidato: Fratelli d'Italia per la leadership ormai consolidata sul campo con la filiera nazionale e regionale e con la forza dei numeri, la Lega per aver fatto crescere il bacino di consensi della lista con tre candidati. Ma anche la stessa Forza Italia non resta a guardare pur avendo raggiunto la quota minore nel capoluogo rispetto ai tre alleati di centrodestra e si pone in pole position anche per rivendicare un assessorato regionale. Sul candidato sindaco poi non possono non pesare le ultime parole del senatore Claudio Fazzone a margine della campagna elettorale durante un incontro al point elettorale di Annalisa Muzio.
«Dovrà essere la figura migliore che abbiamo a disposizione – aveva detto Fazzone - una persona capace di stare tra la gente, in grado di capire le persone e di saper interpretare le aspettative della comunità. Non accetteremo candidature che non siano espressione di questo nostro modo di intendere la figura di un sindaco, e dunque posso dire che l'indicazione del candidato sarà di Forza Italia, e sarà una candidatura condivisa dagli alleati del centrodestra, perché serve una persona che sappia fare qualcosa di importante per questa città, per affidarla tra dieci o vent'anni, completamente rinnovata e proiettata verso il futuro, alle nuove generazioni. Il nuovo sindaco dovrà essere in grado di programmare il futuro della città, perché la politica è il Cda di un Paese e anche di una città». Parole nette e chiare sul fatto che Forza Italia vorrà sedersi al tavolo della trattativa e rivendicare un diritto di scelta, pur nell'esigenza di cercare una quadra unitaria. La partita è complessa ed è appena cominciata.