Si intreccia con la scelta degli assessori regionali, la partita per il candidato sindaco di Latina. Le fonti dei vari partiti confermano infatti che chi resterà a bocca asciutta nella partita per la giunta, avrà buon gioco a rivendicare il sindaco del capoluogo pontino. Oggi i segretari regionali si incontreranno per la prima volta per gettare sul tavolo le basi per la giunta regionale. Ma già il primo schema non accontenta nessuno.

Giunta, accontentare tutti è un rebus
Il primo schema di giunta che circola in queste ore prevede sette assessorati a Fratelli d'Italia, due a FI e uno alla Lega, alla quale sarebbe anche riconosciuta la presidenza del Consiglio regionale. Una suddivisione che però sembra non trovare unanime soddisfazione, anche perché poi bisogna tenere presente che Francesco Rocca intende mantenere per sé la delega più importante, ossia la sanità. E nello schema 4 assessori vanno alle province. Districare la matassa non sarà semplice. Fratelli d'Italia avrà anche il vicepresidente e per questo la Lega chiede che gli assessori siano 6 e non sette, aumentando uno al carroccio. Ma a quel punto sarebbe Forza Italia a non gradire. Il problema delle quote rosa, invece, pare tutto addossato a Fratelli d'Italia che si caricherà quasi certamente Roberta Angelilli, Laura Corrotti e Laura Allegrini. Per la provincia pontina il nome sul taccuino rimane quello di Pino Simeone, anche se Enrico Tiero e Angelo Tripodi lavorano a fari spenti per promuovere se stessi.

Il ricorso pesa sulle trattative
Intanto però bisognerà aspettare la proclamazione del presidente Francesco Rocca e dei 50 consiglieri eletti da parte dell'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello. Potrebbe avvenire o alla fine di questa settimana oppure all'inizio della prossima. Sul sito del Ministero dell'Interno il risultato delle regionali del Lazio non è ancora definitivo. Mancano alcune sezioni. Lega e Forza Italia hanno presentato un'istanza alla Corte d'Appello di Roma e al Ministero dell'Interno per chiedere di rivedere la suddivisione dei seggi regionali nella parte relativa al cosiddetto "premio di maggioranza". Il punto in discussione riguarda i 10 seggi che vengono attributi con il premio di maggioranza. Dal punto di vista tecnico si chiede che questi seggi vengano assegnati invece che ripartiti. La ripartizione è stata parametrata sulle circoscrizioni elettorali (Frosinone, Rieti, Viterbo) e i seggi sono scattati per esponenti di Fratelli d'Italia. Chi ha presentato l'istanza, invece, vorrebbe che l'attribuzione non fosse legata al criterio di rappresentanza delle circoscrizioni (già rappresentate nei 40 seggi attribuiti con il proporzionale), ma venisse invece effettuata sulla base dei consensi ottenuti da ogni singola lista. Il quadro cambierebbe perché Fratelli d'Italia perderebbe tre seggi, mentre Lega, Forza Italia e Lista Rocca Presidente ne guadagnerebbero uno ciascuno. Se però questo non dovesse avvenire e venisse quindi confermata l'attuale composizione del Consiglio, allora sia la Lega che Forza Italia potrebbero chiedere l'attribuzione di due assessorati. Oppure di un assessorato e della presidenza del consiglio. Una sorta di compensazione politica.

Il nodo del sindaco di Latina
La candidatura più pesante, nei prossimi mesi, sarà quella del sindaco di Latina. E in questo senso, nei discorsi informali di questi giorni tra i vari Paolo Trancassini, Claudio Fazzone e Claudio Durigon, leader regionali di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, il tema del candidato sindaco è stato toccato eccome. E' abbastanza evidente come se Forza Italia e Lega saranno completamente accontentate nel parterre regionale della giunta, Fratelli d'Italia avrà via libera per la candidatura a sindaco nel capoluogo.