Il "caso Gaeta" irrompe prepotentemente nelle discussioni del centrodestra per i futuri assetti regionali e sul puzzle delle candidature per le amministrative di maggio in provincia. Sembrava fosse calato il silenzio sulla vicenda dell' estromissione dalla carica di assessore dell' avvocato Mario Paone (FdI) operata dal sindaco Cristian Leccese in base "ad una decisione assunta dalla maggioranza".
Ma della questione, deflagrata in piena campagna elettorale, che aveva suscitato non poche polemiche, con anche una dura presa di posizione da parte dei vertici provinciali e regionali di Fratelli d' Italia e una richiesta di chiarimenti a Forza Italia,non si era più parlato per evitare ulteriori frizioni tra alleati proprio nel momento clou della corsa alla conquista della Pisana. All' indomani del voto per le Regionali il sindaco Leccese ha comunicato la nomina ad assessore dell' avvocato Stefano Martone per riempire la casella lasciata vuota dal defenestrato Paone. Certamente sale sulla ferita per FdI, tanto che alla prima occasione importante il partito ha fatto quadrato attorno al coordinatore locale Marco Di Vasta, alzando la voce.
E' accaduto venerdì allo Stoà di Latina in via Cesare Battisti dove Nicola Calandrini e Nicola Procaccini hanno riunito i vertici del Partito, presenti i neoconsiglieri regionali (assente Tiero perché malato) e vari dirigenti locali. Un incontro dopo l' ottima affermazione alle regionali e sul tavolo la partita che sta per giocarsi per gli assessorati alla Pisana e le candidature a sindaco per le amministrative di maggio. "Ma ogni discorso dovrà avere inizio dalla soluzione del caso Gaeta. – ha spiegato il coordinatore provinciale Nicola Calandrini -L' ho già detto al coordinatore regionale Paolo Trancassini: senza un chiarimento non ci può essere alcuna alleanza nei comuni. Deve essere chiaro ai nostri alleati un concetto: è finito il tempo delle alleanze a geometrie variabili, a seconda delle convenienze del momento. Il campo del centrodestra è chiaro." Insomma la questione Gaeta non è archiviata, tutt' altro, il messaggio inviato all' alleato Forza Italia è inequivocabile. A ribadire il concetto, anzi a rafforzarlo in maniera decisa è stata Elena Palazzo. ""Noi non possiamo assolutamente subire un meccanismo come quello che si è sviluppato nel Comune di Gaeta dove il nostro referente locale Marco Di Vasta, che merita un applauso ha affrontato questa vicenda con coraggio e senza indietreggiare di un centimetro. – ha dichiarato il neo consigliere regionale e vice sindaco di Itri - Allora noi oggi dobbiamo far sentire la nostra voce, perché se non facciamo così, se non rimettiamo ordine in questa situazione, qualcun altro potrebbe pensare che il modello Gaeta si può applicare anche in altri Comuni. E noi questo non lo consentiremo a nessuno. E di questo sono certa, che saremo squadra unita e avremo voce unanime per bloccare definitivamente questo tipo di atteggiamenti. Perché se non si parte da qui non può esserci nessun tipo di confronto leale e quindi non potrà esserci nulla di costruttivo." Questione Gaeta dunque ancora aperta, difficile ipotizzarne gli sviluppi futuri sicuramente legati ad un confronto chiarificatore e propositivo all' interno del centrodestra in ambito provinciale e regionale.