La maggioranza civica si spacca sulla candidatura a sindaco di Luana Caporaso. La decisione di puntare sull'assessore ai Lavori Pubblici, decisa nella riunione di maggioranza di ieri, viene contestata dalla totalità del direttivo di Forum per Aprilia che si è dimesso nella quasi totalità, ben 8 consiglieri su 12 a partire dal presidente Simone Aversano e dai vice presidenti Chiara Buscalferri e Nicola Stornello. Una decisione pesante che rischia di mettere in crisi la maggioranza Terra, visto che la posizione del direttivo di Forum è vicina al pensiero di alcuni consiglieri di Forum per Aprilia. "All'alba di una campagna elettorale che si preannuncia molto difficile e dai tempi stretti, a nostro avviso, sarebbe servito lavorare per tempo – scrivono Aversano, Stornello, Buscalferri, Roberto Galasso, Riccardo De Monaco, Marco Imparato, Raffaella Porta e Marco Sacchetti - ad un progetto politico rinnovato e al passo con i tempi che cambiano velocemente. Purtroppo, dalle riunioni interne del Movimento e dalle ultime riunioni di maggioranza, è apparso tristemente chiaro come il livello del dibattito sia ormai sceso qualitativamente ai limiti di una propaganda banale degli alfieri del bene contro il male. Il direttivo, di cui facciamo parte ormai da 2 anni, è stato creato con donne e uomini, giovani preparati e mossi dalla voglia di dare voce alle proprie idee; da persone impegnate ad ascoltare le necessità del territorio, al fine di aiutare gli amministratori nella risoluzione dei problemi dei cittadini. Questo nostro impegno è stato invece ignorato dalla maggior parte delle figure del movimento interne all'amministrazione, che in questi anni ci hanno dimostrato che la nostra voce non conta. Ancor di più, dopo la nostra chiara richiesta di essere resi partecipi di un dibattito politico atto ad indirizzare il movimento e poi la maggioranza su alcune tematiche e sul metodo per decidere una candidatura a primo cittadino quanto più condivisa e qualificata possibile, Sindaco e Presidente del Consiglio, in riunione, ci hanno trattato come dei "dilettanti della politica" che "non devono interloquire senza mandato" perché noi a differenza loro "non abbiamo alcuna presa, non abbiamo i voti. Voti". L'assessora ai Lavori Pubblici invece potremmo dichiararla "non pervenuta". Abbiamo avuto il piacere di ascoltarla forse mezzo minuto in riunione, ma mai ha preso in considerazione una delle istanze che abbiamo raccolto tra i cittadini. Questa è la dimostrazione chiara del fatto che il nostro apporto sia intellettuale che di impegno sul territorio sarebbe stato utile, fin dall'inizio, solo nelle fasi di campagna elettorale, come fossimo "soldati" o "carne da macello" da lanciare in quella che il Sindaco ha testualmente definito, impropriamente, come una "guerra". In virtù di tutto questo emerge sempre di più come il dibattito non sia stato portato avanti alla luce del sole con un nostro coinvolgimento effettivo, se non in una "fittizia" fase finale in cui ci è stata richiesta l'espressione di una preferenza nei due nomi del possibile candidato sindaco. Tali nomi ci sono stati presentati senza aver mai avviato un dibattito interno tipico di tutti i movimenti/partiti di stampo democratico. Nonostante la decisione del capogruppo di Forum (Vittorio Marchitti, ndr), di non rendersi disponibile alla candidatura per mancanza di metodo, la nostra preferenza era ricaduta su di lui e, seppur maggioritaria nel direttivo, non è stata assolutamente tenuta in considerazione, anzi è risultata scomoda fin dall'inizio. Anche all'interno della maggioranza è emersa da subito una assoluta mancanza di dibattito politico sulla visione della Città e sulle figure da scegliere. Le argomentazioni emerse in ordine sparso a titolo personale sono apparse del tutto prive di analisi politica, che mai è approdata sul tavolo. Una tale assenza di stile lancia un messaggio chiaro al cittadino: le idee non contano, la passione e l'impegno non contano, l'importante è avere voti. L'importante è mettersi a disposizione anche in un'assenza di un metodo condiviso, l'importante è essere funzionali ad uno schema preconfezionato. Noi di questo messaggio non vogliamo essere complici! La cosa più grave e sconfortante è che tale messaggio irrompe in un'attualità che vede l'impegno politico e la sensibilizzazione verso la "cosa comune" ai minimi storici, dove è sempre più complicato coinvolgere ed appassionare le persone verso la politica. Emerge invece che qualcuno all'interno del Forum, arrogantemente, ritiene opportuno relegare all'inutilità, sottotraccia, un gruppo di persone impegnate, che vengono interpellate solo a piacimento. Per questo motivo decidiamo di dimetterci dal direttivo del Movimento Forum per Aprilia, senza offendere oltre la nostra autonomia di pensiero perché qualcuno ci sottovaluta e crede che abbiamo bisogno di essere "aizzati" per dire la nostra. Niente di più falso! Siamo consapevoli di aver portato avanti il nostro compito con una forte umiltà, accompagnata dalla voglia di essere protagonisti e non semplici spettatori, o peggio, pedine. Resta ferma in noi la convinzione che possiamo ancora fare la differenza con le nostre idee e che questa mancanza di una visione, non ha fermato la nostra voglia di spenderci per il bene comune e per questa Città che tanto amiamo".