La situazione di approvvigionamento idrico in provincia di Latina è meno grave di quanto si pensasse. Almeno questo è quanto emerge dalla relazione presentata ieri mattina durante la conferenza dei sindaci dell'Ato 4 dall'amministratore delegato di Acqualatina Marco Lombardi. Il presidente dell'Ato Gerardo Stefanelli ha poi comunicato ai sindaci che Veolia, il socio privato di Acqualatina, è in trattative con la società Italgas per la cessione del 49% delle azioni di Acqualatina.

La relazione di Lombardi è stata breve ma piena di numeri e ha fatto intendere che il gestore si attende, la prossima estate, difficoltà legate alla carenza della risorsa idrica più da una città che ha avuto una crescita demografica intensa come Aprilia che nei comuni dei Lepini o del sud pontino, che accaduto invece in passato. «Sui Lepini la situazione della siccità è migliore che negli anni scorsi - ha detto Lombardi presentando i dati sulle precipitazioni elaborati da Arsial - Rispetto al 2017, anno della grava crisi idrica, nel 2022 ha piovuto molto di più e siamo in linea con gli ultimi due anni. Gli investimenti effettuati sulle reti in queste zone hanno portato a un recupero della risorsa idrica disponibile». Discorso simile anche per il sud pontino. A preoccupare è invece Aprilia. «Negli ultimi anni si è registrato un forte incremento della popolazione residente, che è passata da circa 40.000 residenti del 2005 ad oltre 70.000 del 2022 - ha spiegato Marco Lombardi -Tale incremento ha inevitabilmente determinato un aumento di fabbisogno idrico. Ad oggi il fabbisogno è garantito ma l'aumento di richiesta idrica, potrebbe generare disagi nei fine settimana, nell'estate 2023. Per tale motivo è stato avviato un piano d'azione specifico che prevede l'attivazione del nuovo campo pozzi di Via Muzio. Nell'immagine è visibile la centrale di emungimento di Via Muzio ad Aprilia dove sono presenti 4 pozzi, mai utilizzati da Acqualatina, a causa della presenza di arsenico. È in programma la loro attivazione entro maggio 2023, tramite l'installazione di un impianto di rimozione arsenico, con un emungimento previsto, in fase iniziale, di circa 20 litri al secondo».

In definitiva, «gli interventi realizzati nell'ambito del progetto di recupero dispersioni idriche ammodernamento delle reti hanno permesso di ridurre i volumi di acqua emunta dalle centrali di produzione e, dunque, garantiscono un minor sfruttamento delle sorgenti. A questo si aggiungono gli interventi di potenziamento delle centrali, la realizzazione di nuovi pozzi e l'interconnessione di reti e centrali, prima evidenziati, che garantiscono una maggiore resilienza dell'intero sistema idrico. Alla luce di tutto ciò, possiamo asserire che, per l'estate 2023, il territorio dell'Ato4-Lazio Meridionale dispone di numerosi strumenti volti a fronteggiare con efficacia eventuali siccità e, dunque, a ridurre significativamente il rischio di una eventuale nuova emergenza», ha concluso Lombardi.

Nel corso della riunione di ieri mattina, poi, il presidente Gerardo Stefanelli ha comunicato ai sindaci che «il socio privato di Acqualatina, Veolia, ha avviato una trattativa con Italgas per la cessione delle quote all'interno di Acqualatina. Al momento è in corso una due diligence relativa all'intero pacchetto di società che rientrerebbero nell'accordo tra le due multinazionali. Al termine della due diligence, se la trattativa per la cessione proseguirà, noi come conferenza dei sindaci saremo chiamati a dare il nostro gradimento o meno a questa operazione».

Gli altri punti all'ordine del giorno, invece, sono saltati per mancanza del numero legale visto che i sindaci, collegati in videoconferenza, non erano più presenti al momento della votazione. Uno dei punti era proprio quello che prevede di svolgere con la modalità in remoto le sedute. L'altro, molto più importante, era relativo al bonus idrico per le fasce meno abbienti. Il presidente Stefanelli s'è arrabbiato particolarmente per questa mancanza di interesse da parte dei sindaci e dei loro delegati. I punti saranno recuperati a data da destinarsi.