«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Agatha Christie la metteva giù così nei suoi gialli ma applicando la regola alla politica, il risultato non cambia. E di indizi che ormai anche a Latina la politica sta facendo sempre più spazio alle donne ce ne sono decine. Le prossime comunali non faranno altro che confermare il trend, a dimostrazione di come ormai le quote rosa non sono più una categoria messa lì a garanzia ma un vero e proprio esercizio di leadership.
Nell'ultima settimana abbiamo visto come la direzione nazionale del Partito democratico abbia accolto la giovane pontina Valeria Campagna, ormai sempre più lanciata ad essere un personaggio politico che travalica i confini provinciali. E per la prima volta il Partito democratico di Latina ha scelto una donna come candidato alle primarie di coalizione per il sindaco, con la ex consigliera comunale Daniela Fiore. E' vero che poi è emersa, nel Pd, una fronda che punta a candidare un uomo, ma non stiamo a sottilizzare. Spostandoci a destra, nel capoluogo pontino, troviamo che il nome su cui Fratelli d'Italia vuole puntare per la candidatura a sindaco è quello di Matilde Celentano, già capogruppo. Mentre già da qualche anno il movimento civico Fare Latina, in tema di leadership al femminile, è all'avanguardia, puntando tutto sull'avvocato Annalisa Muzio, che ha conquistato a sua volta anche Forza Italia.
Se ci spostiamo negli altri comuni che andranno al voto il 14 e 15 maggio scopriamo poi che ovunque, almeno un candidato sindaco, è donna. A Terracina, nella rosa di nomi tra cui la Lega indicherà agli alleati il candidato sindaco, c'è anche la ex consigliera comunale Sara Norcia, mentre ad Aprilia è la coalizione civica che attualmente guida la città ad aver scelto una donna come candidato sindaco: si tratta dell'assessore Luana Caporaso.
Ruoli di peso, poi, li vediamo anche tra le donne scelte per gli incarichi in Parlamento o in Regione. Dalle deputate pontine Giovanna Miele (Lega) e Sara Kelany (Fratelli d'Italia) fino alla neo assessore regionale all'Ambiente Elena Palazzo, che fu preceduta nella giunta Zingaretti da Enrica Onorati.
C'è la concreta possibilità che alle elezioni comunali di Latina ci si trovi davanti ad una corsa a sindaco con due o anche tre donne come candidate. Il centrodestra potrebbe annunciare nei prossimi giorni il nome di Matilde Celentano come candidato di coalizione (sempre che Forza Italia si convinca ad accettare l'accordo). Poi il 2 aprile si saprà, dalle primarie del centrosinistra, se Daniela Fiore avrà vinto la sfida contro Damiano Coletta e (forse) Enzo De Amicis per la candidatura a sindaco. Infine c'è Annalisa Muzio, se decidesse di tentare per la seconda volta la corsa a sindaco alla guida della civica da lei creata, rinunciando ad un accordo col centrodestra. Comunque andrà a finire, un minimo di cambiamento inizia a vedersi nella politica del capoluogo. Un cambiamento "rosa". Ma è già qualcosa.