Sarà l'ex consigliere della lista "Tocca alla Rocca", e segretario del Pd di Roccagorga, Francesco Scacchetti, il candidato del Partito democratico alle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 Maggio. A lui il delicato compito di costruire e comporre una lista che dovrà raccogliere il massimo dei consensi e l'approvazione dei cittadini. Tenere uniti gli iscritti ed i simpatizzanti e rafforzare il legame con quella parte di elettorato che non deve aver visto di buon occhio la frattura consumata all'indomani dell'indizione delle primarie annunciate a furor di popolo.


Il documento di risposta alle osservazioni sollevate dall' ex sindaco Carla Amici, corredato dei documenti che la Commissione elettorale ha ritenuto di dover inviare al segretario provinciale Omar Sarrubbo, ha prodotto la decisione attesa: le primarie a Roccagorga non si faranno proprio perché non ne sussistono più le condizioni oggettive. Ora si tratterà di capire se in questa ennesima spaccatura che il Pd fa registrare a pochi giorni dalle elezioni a Roccagorga, sempre in seguito ad una frizione che vede contrapporre due distinte fazioni, possa invece generare qualcosa di buono per il piccolo centro dei Lepini.

Il timore diffuso è che la Amici, oltre ad essere determinata a schierare una propria lista non lasci margine di scelta ai suoi sostenitori, provocando una spaccatura insanabile tra le due anime del partito democratico. "E' stato un errore – commenta Scacchetti – non ci sarebbe stato alcun problema, se lei avesse vinto le primarie o se fossi stato io a vincerle, avrebbe potuto fare il vice sindaco, non utilizzare un momento come questo, in cui la destra sembra essere in stato di deflagrazione, una leggerezza non trascurabile". Certo l'indisponibilità della Amici alla partecipazione alle primarie suona più come un atto di guerra nei confronti del suo stesso partito, più che l'esito di una libera scelta, giocata sul piano del patto di lealtà. E prendere atto della mancata candidatura della Amici alle primarie, lascia come unica logica conseguenza, la statuizione che l'unica candidatura riconosciuta ed ascrivibile al Pd può essere quella di Scacchetti.

Non una grande consolazione, bisogna ammettere. Dopo la "notte dei lunghi coltelli" forse qualcuno s'aspettava una presa di posizione più netta, un richiamo, che non fosse frutto di un'equidistanza ricercata. Ma la politica può fare miracoli, così mentre c'è chi si affanna a scrivere programmi, cercando di rimettere in fila quel poco che resta c'è chi di notte smonta la tela. "Il nostro impegno - ribadisce Scacchetti - non può che essere quello di far tornare Roccagorga protagonista delle sfide del futuro e il percorso che ci attende è un cammino di trasformazione e nuova coesione sociale". Dalla riqualificazione urbana, alla gestione del territorio, dall'efficienza energetica, alla creazione di nuove opportunità lavorative attraverso un nuovo modello di comunità e territorio interconnessa, che dia le gambe alle Comunità solari, fino alla creazione della prima associazione fondiaria comunale. Tante idee e progetti realizzabili, nulla di aleatorio. Scacchetti è provato, ma ci crede, ora però lo attende il primo banco di prova.