Un dialogo sulla legalità, sul senso che questa parola ha acquistato oggi in Italia e sulle azioni da compiere a livello istituzionale per riaffermarne il valore ogni giorno. E' stato questo il tema del confronto tra l'ex magistrato e politico Luigi De Magistris e la candidata a sindaco di Aprilia, Carmen Porcelli, che si è tenuto ieri nell'auditorium dello Sporting Village. Un dibattito-intervista nel quale De Magistris, presentando il suo libro "Fuori dal sistema" ha raccontato le sua esperienza di magistrato e di sindaco di Napoli, una città che sotto la guida è rinata sotto diversi aspetti. Un confronto dal quale sono emersi i tanti punti di contatto, specie sui beni comuni, tra l'esperienza politica di De Magistris nella città partenopea e la lista civica CambiAprilia guidata da Carmen Porcelli, che si presenterà alle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. «Sono qui perché mi fa piacere portare una testimonianza di legalità, di lotta alla mafia, di impegno per una politica dalle mani pulite. Ho scelto - ha esordito - di raccontare ciò che ho fatto per dimostrare che sono credibile. Perché è importante comprendere che la credibilità delle idee cammina sulle gambe di persone credibili. Avete mai sentito qualcuno che è favore della corruzione o della mafia? Perciò vi invito a studiare i profili delle persone, a pensare non in maniera superficiale, perché oggi spesso le persone scomode vengono distrutte a livello di reputazione». Ha poi continuato nel suo discorso spiegando: «Non bisogna mai dimenticare - continua - che dietro ogni fatto c'è una persona. E' molto facile giudicare un bambino di 12 anni che spara, ma a questo bambino qualcuno ha mai spiegato che l'alternativa alla pistola è un violino, un campo di atletica o di basket? Probabilmente quel bambino non hai conosciuto l'alternativa».
I momenti più interessanti hanno però riguardato l'esperienza da sindaco di Napoli dove è stato artefice di importanti cambiamenti: dalla riduzione dei tempi di pagamento ai fornitori del Comune, alla creazione di un registro delle unioni civili, dalla pedonalizzazione del lungomare, a una politica volta ad incrementare la presenza turistica in città attraverso il restauro o la riqualificazione di monumenti. «Oggi - afferma - tutti vogliono venire a Napoli ma questo è stato possibile perché c'è stato un lavoro, umanità e passione. E' stata una rivoluzione sentimentale». Carmen Porcelli tra le sue domande ha chiesto all'ex primo cittadino come è possibile oggi per un amministratore non farsi schiacciare dai poteri forti e dall'omologazione. «Bisogna anzitutto trovare persone che hanno le carte in regola, inoltre - spiega - per operare un cambiamento non ti può affidare al sistema esistente, bisogna lottare, perché se non lotti non vinci. E quali sono i valori per scardinare il sistema? Sono onestà, libertà, autonomia, indipendenza, competenza, abnegazione, amore, passione, coraggio e follia. Ma ci devono essere tutti insieme. Il Ddl concorrenza approvato un anno fa ha l'obiettivo di distruggere l'esperienza napoletana che si fonda sull'acqua pubblica e l'hanno votato tutti i partiti. E allora bisogna istigare a sognare, a ribellarsi in maniera pacifica e non violenta. A essere persone che si riprendono il proprio destino».
L'incontro
De Magistris, dialogo con Carmen Porcelli sul valore della legalità
Aprilia - Dialogo tra l’ex sindaco di Napoli e la candidata a sindaco Carmen Porcelli: «Bisogna istigare a sognare e ribellarsi per scardinare il sistema»