Si accende lo scontro tra le coalizioni in vista delle elezioni comunali del 14 e 15 maggio. Nelle ultime ore a fai discutere centrodestra e centrosinistra è stata la questione del Pnrr e dell'utilizzo dei fondi assegnati alla città capoluogo. 

Ad aprire le danze un comunicato della coalizione progressista che sostiene Damiano Coletta: "I fondi del Pnrr rappresentano un'occasione di sviluppo fondamentale per il nostro territorio così come per tutto il Paese. Le risorse intercettate nelle passate amministrazioni guidate dal sindaco Coletta consentiranno di disegnare un volto nuovo per alcuni quartieri del capoluogo e di riqualificare intere aree della città offrendo ai cittadini sicurezza, spazi vivibili, maggiori servizi (Progetto A gonfie vele; Progetto Nicolosi; Cittadella Giudiziaria; Parco Falcone e Borsellino; impianto sportivo in Q4 q5; contrasto alla povertà). Ai fondi europei fa oggi riferimento anche il programma politico del centrodestra, sbandierando tutti i progetti e le risorse che l'Europa sta portando a Latina. Scopriamo dunque che anche la candidata sindaco, espressione di FdI, punta su questo strumento strategico, senza alcun imbarazzo rispetto alle posizioni assunte nel Parlamento Europeo dal suo stesso partito. Vale la pena allora ricordare che non ci fu un voto favorevole al Recovery Fund da parte del partito di Giorgia Meloni, che anzi non ha mai risparmiato aspre critiche nei confronti del Next Generation EU, ormai giudicato un successo e una misura indispensabile per l'Italia.

In buona sostanza la nostra competitor individua, come prospettiva di sviluppo economico per la città, le risorse del Pnrr che l'amministrazione Coletta responsabilmente è riuscita ad ottenere (complessivamente circa  60 milioni di euro) nonostante il boicottaggio della coalizione di destra durante l'ultima consiliatura. Troppo comodo.

È sotto gli occhi di tutti, oltretutto, anche per ammissione stessa dei suoi esponenti, il ritardo che il governo ha sul rispetto degli impegni agganciati al Pnrr. Un ritardo che rischia di essere deleterio specialmente per i Comuni che hanno già presentato progetti di finanziamento, cosa che è avvenuta a Latina. Votare Coletta significa mettere in salvo questi progetti e dare a Latina opportunità di crescita e sviluppo. Votare Matilde Celentano vuol dire votare una rappresentate politica di un partito che ha già dimostrato di sottovalutare la preziosità del Pnrr: prima col voto negativo in Consiglio Europeo, poi portando il Paese in ritardo sui suoi impegni. Il 14 e 15 maggio gli elettori e le elettrici dovranno scegliere anche tra chi ha già dimostrato cura e attenzione nella gestione del Pnrr e chi invece sta contribuendo a dissiparlo. La città di Latina non può lasciarsi sfuggire questa opportunità".

Sal centrodestra la replica arriva da Fratelli d'Italia: "Il candidato sindaco del centrosinistra Damiano Coletta è evidentemente in difficoltà nel mascherare 7 anni di totale inefficienza amministrativa e quindi prova a gettare fango sull'avversario. La sua confusione si ripercuote anche nel ricostruire gli avvenimenti del passato, che pure sono limpidi.

Vorremmo ricordare a Damiano Coletta che nel corso della sua ultima consiliatura Latina ha perso ben 4 milioni di euro per quattro scuole di Latina: la "Corradini" di Via Amaseno, la "Giuliano" di Via Cisterna, la "Prampolini" di Borgo Podgora e la primaria "Mazzini" di Borgo San Michele. A questa cifra vanno aggiunti 1.7 milioni per lavori di messa in sicurezza ed adeguamento termico di altri tre plessi scolastici della nostra città, per un totale di 6 milioni di euro.

Per quanto riguarda la prospettiva dei fondi pubblici come volano per il territorio pontino, vorremmo poi ricordare al candidato del centro sinistra che Matilde Celentano, in un recente incontro pubblico, ha parlato non solo di PNRR ma soprattutto dei Fondi di Coesione, che sono altra cosa.

Vorremmo infatti spiegare al candidato sindaco del centrosinistra, che una campagna elettorale ha come prospettiva la programmazione futura del territorio. Il PNRR si basa su progetti già presentati e il Governo Meloni è al lavoro per non perdere neppure un euro di quanto concordato con l'Unione Europea. Sta anzi facendo di più, provando a rimodulare gli accordi con l'Europa, stante una congiuntura economica del tutto cambiata nell'ultimo anno.

A Coletta chiediamo quindi di confrontarsi sulle prospettive future per il territorio, di cui il programma di centrosinistra sembra mancare, e non cercare di nascondere la mancanza di idee con ricostruzioni poco credibili che riguardano peraltro il passato. A questo aggiungiamo un dato: Coletta rappresenta un'amministrazione che non ha colto affatto l'opportunità del PNRR. Stiamo parlando di un piano complessivo da 191 miliardi di euro cui la seconda città del Lazio, dopo la Capitale, beneficerà per importi residuali. Il centrodestra, forte di una filiera di governo concreta e che sta portando risultati immediati per i cittadini sia a livello nazionale che regionale, ha progetti decisamente più importanti per questa città".