La divisione è con il bilancino, ma con il rischio comunque di scontentare molti e di ragionare per logica da Manuale Cencelli e non per competenze. E' l'incognita che si cela dietro la composizione del futuro esecutivo di Matilde Celentano, un passaggio delicato da concordare con i partiti che l'hanno portata al trionfo, ma da ponderare bene per evitare di mettere nomi sbagliati in settori strategici per la ripresa della città.
Qualcuno già avanza dubbi in merito dopo le prime indiscrezioni sulla futura giunta, per ora sola materia per riflessioni dentro i singoli partiti perché dopo il punto tra i coordinatori regionali ancora non c'è stato un confronto diretto con la Celentano. Il Comune di Latina nasconde molte insidie che andranno governate con una giunta competente e incisiva che non può permettersi passi falsi: il Pnrr con le risorse che devono arrivare, il nodo del Pef con l'aumento di 10 milioni e le ripercussioni della Tari e il piano industriale di Abc, i contenziosi in corso e gli equilibri del bilancio sono solo alcune delle incognite da gestire e governare. Il primo nodo da affrontare è quello del presidente del consiglio comunale che dovrebbe spettare al consigliere anziano Raimondo Tiero, già presidente dell'assise nella seconda consiliatura Coletta e il più votato con oltre 2mila preferenze.
Nella Lega a cui spetterebbero due assessorati il gioco delle correnti presenta questi scenari: Vincenzo Valletta che è con Federica Censi sulla linea Tripodi Adinolfi vorrebbe fare il presidente del consiglio perché non vuole dimettersi da consigliere comunale per entrare in giunta, ma lo stesso Durigon non avrebbe problemi a lasciare la presidenza del consiglio a Fratelli d'Italia per prendersi due assessorati. Massimiliano Carnevale sulla linea Miele potrebbe aspirare ad un altro ruolo in giunta ma solo a patto che sia nelle corde delle sue competenze amministrative, un discorso che andrebbe allargato, come metodo, per tutte le future scelte in giunta. Dalle parti di Forza Italia si parla di Mauro Anzalone, ma su questo nome ci sarebbe il veto di Fratelli d'Italia, e la stessa Forza Italia sta pensando di puntare o sulla novità, con il giovane Antonio Cosentino, o su Fausto Furlanetto primo dei non eletti, dipendente dei lavori pubblici da anni in provincia, ed ex consigliere comunale riconfermato anche nel 2021. Altra considerazione da fare su Forza Italia è che potrebbe esprimere il vicesindaco, un ruolo che potrebbecompensare la mancanza di un secondo assessore e rimettere in gioco e disponibile un altro posto in giunta.
Nella lista Celentano, i posti sono 2 ma uno sarebbe già destinato ad Ada Nasti, tecnico al bilancio mentre quello all'urbanistica rimane un grande incognita in bilico tra ruolo tecnico e politico. L'altro posto in quota lista Celentano dovrebbe andare ad Annalisa Muzio, la candidata più votata. In Fratelli d'Italia invece le opzioni per la giunta sono quelle di Gianluca Di Cocco, con Tiero, come detto interessato alla presidenza e Andrea Chiarato che vorrebbe restare in consiglio indicando altri.
Resta in sospeso anche la posizione di Maurizio Galardo, il posto chiesto da Udc-Dc ma che non piace agli alleati per il suo passato complicato. Il sindaco Celentano in questa fase delicata di prime interlocuzioni dovrà mediare, dunque, tra le aspirazioni dei partiti, tese a occupare caselle con gli eletti e a far entrare in consiglio i non eletti strategici per l'azione consiliare, e la necessità di premiare competenze ed impegno in ruoli importanti dell'amministrazione per far partire subito la macchina comunale. Una mediazione che è già cominciata.