19.01.2024 - 12:01
La nascita di Noi Moderati in provincia a rappresenta un passaggio fondamentale per il consolidamento del partito, già presente in Consiglio regionale e nel Comune di Roma. Parole del presidente nazionale Maurizio Lupi, ieri ospite a Latina per il convegno "Alleanza scuola - famiglia, quale futuro?", organizzato all'hotel Europa dal coordinamento provinciale del partito, guidata dal commissario Marco Napoli e alla presenza del deputato Giovanna Miele, del sindaco Matilde Celentano, dell'assessore regionale Giuseppe Schiboni, del presidente regionale del partito Marco Di Stefano, degli assessori di Latina e Terracina, rispettivamente Andrea Chiarato e Sara Norcia, della Garante per l'Infanzia della Regione Monica Sansoni e delle dottoresse Stefania Salvaggio, Giorgia Fabian e Jessica Paciolla.
«Noi Moderati sta diventando fondamentale anche nel Lazio - esordisce Lupi - Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la proposta moderata del centrodestra e oggi a Latina diamo un segnale importante: i moderati possono tornare ad essere protagonisti. Non c'è nessuna competizione con gli altri partiti, come FdI o Lega, ma solo senso di responsabilità: ci rimbocchiamo le maniche per far tornare le persone ad appassionarsi alla politica, soprattutto tutti quegli elettori del centrodestra che si stanno allontanando, come i liberi professionisti e tutti coloro che fanno dei nostri valori il proprio punto di partenza».
E cosa può fare il partito per il capoluogo? «Noi Moderati è convintamente nel centrodestra e collaborerà presentando la propria lista e le proprie proposte - spiega Lupi - Vogliamo tenere alta l'attenzione su una serie di aspetti per cui anche gli enti locali possono fare molto». Una di queste è proprio il focus dell'incontro di ieri: «Se si vuole ricostruire il Paese, dobbiamo tornare ad investire nel settore più importante di tutti, ossia l'educazione e la formazione, guardando ad una alleanza (e non alternanza) tra scuola e lavoro - conclude Lupi - In tal senso, i Comuni possono fare molto. In Italia mancano molte professioni e anche a Latina le richieste da parte delle aziende sono molto numerose. Bisogna far capire che ogni lavoro ha la sua dignità. Poi c'è il tema del sostegno alle famiglie, con servizi fondamentali come gli asili nido, e infine dobbiamo tenere i riflettori accesi sul grande tema delle infrastrutture».
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