Gli step
07.10.2024 - 15:28
Atto costitutivo e statuto. E poi nomina del presidente. La palla sulla Fondazione Latina 2032 è nelle mani ora del Ministero della Cultura, guidato da Alessandro Giuli. Venerdì scorso, durante il Consiglio comunale solenne al teatro D’Annunzio, Giuli ha spiegato che tutto dovrebbe essere pronto entro il 31 dicembre prossimo. E questa è la speranza di tutti, anche perché si corre il rischio, non rispettando quella scadenza, di perdere i primi 200 mila euro, quelli necessari a avviare il lavoro della Fondazione medesima.
Su questo aspetto si sta muovendo già il senatore Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Calandrini sta verificando proprio in queste ore se una legge entrata in vigore nell’ultimo quadrimestre dell’anno può ottenere il finanziamento anche nell’anno successivo. Questo garantirebbe la possibilità di muoversi con estrema calma per i prossimi passaggi. Ma se così non fosse, il ministro in persona ha garantito che gli uffici del ministero lavoreranno celermente per chiudere le pratiche necessarie a garantire il contributo entro il 31 dicembre prossimo.
Una volta costituita formalmente la Fondazione, bisognerà lavorare per attrarre risorse, pubbliche e private. Le istituzioni che hanno già annunciato l’adesione sono la Provincia di Latina e la Regione Lazio. Apertura anche dalla Camera di Commercio. Per quanto concerne la sede, il sindaco di Latina Matilde Celentano ha spiegato al teatro D’Annunzio che saranno destinati dei locali interni al palazzo municipale. Perché l’obiettivo è quello di far dialogare il più possibile la Fondazione con l’amministrazione comunale.
E chi andrà a fare il presidente? La scelta in questo senso spetta al ministro e la sensazione unanime è che il primo presidente della Fondazione sarà un personaggio equidistante politicamente, forse un nome importante della cultura italiana.
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