Il punto
29.10.2024 - 10:34
Tutti uniti nel segno della condivisione per votare la delibera in cui Latina manifesta la volontà di aderire alla Fondazione Latina 2032, istituita con la legge 130 del 6 settembre scorso. Ieri è arrivata l’unanimità nel consiglio comunale a tre settimane dalla seduta solenne al teatro D’Annunzio nel quale la legge era stata presentata alla presenza della città e delle autorità. Un passaggio obbligato, che era già stato fatto dall’amministrazione provinciale e che era necessario per avviare l’iter per rendere la Fondazione operativa entro dicembre, pena la perdita dei finanziamenti dello Stato previsti per il 2024, quei 200 mila euro che fanno parte della prima tranche di finanziamenti.
Nella delibera il consiglio si impegna a «manifestare la volontà di aderire alla Fondazione Latina 2032, istituita con la legge 130 del 6 settembre scorso, trasmettere la manifestazione al Ministero della cultura, cui è richiesto di provvedere e approvare l'atto costitutivo e lo Statuto della Fondazione, e alla Regione e alla provincia di Latina, specificare che alla manifestazione seguirà, con separato atto del consiglio, l'adesione formale alla Fondazione Latina 2032 con l'approvazione dello Statuto e dell'atto Costitutivo.
«C’è un percorso che ci aspetta e che ci vedrà impegnati tutti, e tutti insieme, da qui al 2032 - ha detto il sindaco Celentano - e il primo atto ufficiale di questo percorso è quello che si compie oggi in questa assemblea per proporre la nostra adesione alla costituenda Fondazione per il Centenario di Latina 1932-2032. Mi preme però ribadire un concetto dal quale non intendo discostarmi fintanto che sarò alla guida di questa amministrazione: il senso di questa scommessa sul Centenario sta nella partecipazione e nella condivisione di programmi e obiettivi che intendiamo mettere a punto e inseguire a partire da adesso. Il Centenario è nostro, di questa città e dunque di questo Consiglio comunale, che assume da questo momento la piena responsabilità di tutto quello che sapremo fare. Non dovranno esserci protagonismi, fughe in avanti né iniziative assunte prima di avere coinvolto ciascuno di noi che sediamo in questa assise. Abbiamo il dovere di consegnare una città migliore di quella che la nostra generazione ha ereditato, una città che sappia guardare avanti, all’Europa e al cambiamento». Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni ha ringraziato i firmatari e ha dato atto all’opposizione di aver contribuito, snellendo i lavori parlamentari, a questa legge. «Abbiamo voluto questa legge che mette Latina al centro della scena internazionale e dobbiamo essere all’altezza, lasciando da parte piccoli fraintendimenti interni. Già siamo in ritardo e dobbiamo portare iniziative già da domani in un crescendo verso l’anno clou».
«Il tema della qualità del prodotto - è fondamentale - ha sottolineato il capogruppo di Lbc Dario Bellini - guai se noi ci accomodassimo nella convinzione che papà Stato farà piovere capitali e senza ingegnarci a puntare l’occhio a cosa si produce a livello culturale e infrastrutturale. Ci appelliamo anche alla partecipazione perché i segnali arrivati la settimana scorsa non sono piaciuti a noi e ad alcune forze di maggioranza ed opposizione». Anche il M5S ha ribadito la necessità per il Comune di Latina di assumere un ruolo centrale nel percorso verso il centenario della città. «Come Movimento siamo accanto alla Sindaca affinché il Comune acquisisca e mantenga un ruolo prioritario e di guida all’interno del progetto - ha detto la consigliera Ciolfi - lo chiediamo con forza dopo aver ravvisato il rischio di un monopolio partitico a spese della città e dei suoi cittadini». Nel corso degli interventi da Nazzareno Ranaldi, capogruppo della lista ‘Latina 2032’ che ha invitato a tenere separati Comune e Fondazione senza confondere i piani, ha fatto una proposta che ha avuto accoglimento e che è stata appoggiata anche nelle dichiarazioni anche da Forza Italia. La proposta all’amministrazione comunale è quella di riconsiderare la scelta di consegnare il garage Ruspi all’Università La Sapienza dal momento che nella città c’è bisogno di spazi per allestire mostre ed eventi. L’adesione al centenario è stata approvata all’unanimità. Bocciata a maggioranza invece la mozione presentata dai consiglieri Campagna, Fiore Majocchi sullo Ius scholae La mozione impegnava il sindaco e la giunta a sostenere tramite la relazione con i gruppi parlamentari l’iter positivo della modifica alla legge del 5 febbraio 1992 e che prevede che il minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro i 12 anni o che abbia frequentato nel territorio nazionale per almeno 5 anni la scuola o percorsi di formazione professionale acquisisca la cittadinanza italiana secondo i principi costituzionali che. La mozione ha suscitato molti interventi accesi dopo un lungo dibattito, ma si è chiusa con un no netto della maggioranza.
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