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Spiagge, gli errori del Comune di Formia

Il coordinatore dei 5 Stelle: il Tar ha evidenziato tutte le pecche di questa amministrazione, per di più in un caso specifico rilevante

Spiagge, gli errori del Comune di Formia

A due giorni dalla sentenza che ha fatto a pezzi la delibera di Giunta con cui furono autorizzate proroghe automatiche per gli stabilimenti balneari si fa spazio anche una valutazione più politica del giudizio del Tribunale amministrativo di Latina.
Per il Movimento 5 Stelle, che ieri ha diffuso un comunicato a firma del responsabile Marco Saraniero, siamo davanti ad «un vero e proprio pasticcio; il giudizio della sezione di Latina del Lazio sull’operato della Giunta Municipale di Formia, per quanto attiene la truffaldina proroga delle concessioni balneari della scorsa estate, è lapidario».

«Questa volta - aggiunge Saraniero - Non i soliti populisti, sfigati e rosiconi delle opposizioni che avrebbero sempre da criticare, ma un Tribunale, in poche righe ha disegnato in modo perfetto l’agire amministrativo della nostra classe politica locale: eccedono nel potere, travisano i fatti, sono contraddittori, di parte e palesemente irragionevoli. Più chiaro di così si muore. Ironia della sorte, proprio due giorni fa il gruppo territoriale di Formia del Movimento 5 Stelle aveva manifestato pubblicamente il proprio disappunto nei confronti di un’amministrazione comunale inadeguata, inadatta e incapace e far fronte finanche alla gestione ordinaria della cosa pubblica, come costituirsi in giudizio in tribunale quando si viene citati, e ora puntualmente i fatti continuano a darci ragione. Sarebbe opportuno che almeno questa volta i componenti della giunta comunale mettano mano ai loro portafogli e paghino le spese processuali per le quali siamo stati condannati. Non è giusto che i cittadini formiani si accollino i costi dell’incapacità di una classe dirigente politica che, mai come questa volta, contiene un’alta percentuale di avvocati».

Va detto che uno dei passaggi più delicati della recente sentenza del Tribunale riguarda proprio la mancata costituzione in giudizio del Comune di Formia che, dunque, ha deciso di prorogare le concessioni in aperta violazione della Bolkestein ma poi non è andato in aula a difendere, con qualunque argomentazione possibile, finanche politica, quella delibera, che di fatto è rimasta orfana.

Il ricorso, come è noto, era stato depositato a marzo scorso dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, entranbi i principi ritenuti violati dalla delibera di Giunta del Comune di Formia.
L’Autorità ha presentato ricorsi analoghi per molte delibere che hanno disapplicato la Bolkestein, tra queste c’è la delibera di Giunta di Gaeta, perfettamente sovrapponibile a quella di Formia. Gaeta però ha avviato nel frattempo una procedura di assegnazione degli stabilimenti agli attuali titolari che abbiano presentato un progetto di finanza e finora sono cinque, più un sesto che ha agito in ritardo e la cui istanza non è ancora passata in consiglio comunale. Ma l’esito, diciamo pure scontato, del ricorso dell’Autorità potrebbe incidere in qualche modo sulle recenti scelte del Comune di Gaeta che discendono dalle ultime proroghe ritenute illegittime per i diversi profili già elencati nelle motivazioni per il caso-Formia.

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