Il fatto
10.07.2025 - 08:09
La Provincia di Latina scende in campo per chiedere la modifica dei perimetri del sito UNESCO “Appia Regina Viarum”, a tutela dei tratti storici che attraversano il territorio pontino ma che non sono stati inclusi nel riconoscimento ufficiale come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un’azione istituzionale decisa e condivisa, coordinata dal presidente Gerardo Stefanelli e sottoscritta dai sindaci di sei Comuni: Latina, Cisterna, Sermoneta, Sezze, Norma e Pontinia.
Nonostante questi centri siano attraversati dall’antico tracciato dell’Appia, il più grande progetto di candidatura UNESCO mai presentato dall’Italia non ha incluso nel suo perimetro ufficiale queste porzioni di strada storica. Per questa ragione, i rappresentanti degli enti locali hanno inviato una lettera congiunta al Sottosegretario al Ministero della Cultura, chiedendo chiarimenti sull’avvio della procedura di modifica dei perimetri del sito.
L’obiettivo è ottenere risposte in merito allo stato dell’istruttoria tecnica, ai tempi previsti, alle modalità di coordinamento istituzionale e, qualora il termine indicato non sia stato rispettato, capire se esista ancora una volontà politica di proporre la modifica entro gennaio 2026.
Nel comunicato, il presidente Stefanelli sottolinea come la Provincia di Latina abbia negli anni investito energie, risorse e competenze per valorizzare il tracciato dell’Appia. Manifestazioni come “I Giorni dell’Appia” e “Appia Day” hanno coinvolto istituzioni, cittadini e realtà culturali, rafforzando una rete locale solida e attiva. Ma il cuore dell’azione resta politico e strategico: «I Comuni sono pronti a mettere a disposizione progettualità e risorse documentali per rafforzare il dossier. È ora che anche i tratti finora esclusi vengano riconosciuti e tutelati», afferma il presidente.
In questi anni, l’ente provinciale ha costruito un modello di governance efficace, diventato punto di riferimento a livello nazionale. La cabina di regia sull’Appia promossa dalla Provincia di Latina è stata riconosciuta e presa ad esempio anche dal Ministero della Cultura e dall’Unione Province d’Italia (UPI).
Proprio il presidente dell’UPI, Pasquale Gandolfi, ha voluto manifestare pubblicamente il proprio sostegno all’iniziativa. In una nota ufficiale, Gandolfi scrive: «Il presidente Stefanelli sta promuovendo un’importante azione di valorizzazione del ruolo delle Province nell’ambito del progetto UNESCO. Invito anche le Province di Matera e Taranto, che si trovano in una situazione analoga, a seguire il modello proposto dalla Provincia di Latina».
Il messaggio è chiaro: serve una visione unitaria e condivisa per riconoscere l’intero tracciato della Via Appia come patrimonio culturale dell’umanità, senza lasciare indietro i territori che ne custodiscono parti essenziali. La richiesta inviata al Ministero è dunque un atto formale ma anche simbolico, che testimonia quanto il valore storico, paesaggistico e identitario dell’Appia sia sentito nel territorio pontino.
La Provincia di Latina rilancia così il suo ruolo guida nel progetto, candidandosi a diventare protagonista nella governance nazionale dell’Appia come bene UNESCO. Una sfida che va oltre i confini amministrativi, coinvolgendo cultura, identità e futuro.
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