Un libro nuovo da scrivere con la città è stato uno dei temi vincenti della narrativa elettorale di Latina Bene Comune e del sindaco Damiano Coletta. A quasi dieci mesi dall'inizio di questa consiliatura in tanti iniziano a mugugnare, perché non vedono cambiamenti di alcun tipo. Tra questi c'è l'esponente del Pd e dell'associazione Punto democratico Alessandro Cozzolino, che nella passata consiliatura era capogruppo in Consiglio comunale. Il suo giudizio su quanto sta accadendo nell'amministrazione della città è sintetizzato perfettamente da una similitudine: «Quando andavo a scuola, all'inizio di ciascun anno scolastico, i libri di ogni materia avevano la "nuova edizione". Tuttavia, quando compravi la "nuova" edizione, invece di comprare l'usato e risparmiare, ti accorgevi che era lo stesso libro, con l'impaginazione diversa, ma con questo banale trucco avevi speso il doppio per avere lo stesso prodotto. Lo stesso meccanismo dell'amministrazione Coletta». Il perché, secondo Cozzolino, è presto spiegato. Basta guardarsi attorno. «Nei nostri spazi verdi (giardinetti e parco San Marco in primis) l'erba è alta proprio come due anni fa; l'immondizia ancora invade le nostre strade (in Q4 e Q5 poi non ne parliamo) mentre le tasse sui rifiuti continuano ad alzarsi. Guarda caso, proprio come due anni fa. Il rapporto con Latina Ambiente è ancora in piedi e non si è proceduto alla gara per riassegnare il servizio o comunque non si sa ancora quale alternativa sarà presa in considerazione. Esattamente come due anni fa».
Cozzolino (Pd): Coletta e Lbc propongono lo stesso libro di Giovanni Di Giorgi
Latina - L'esponente Democratico critica l'amministrazione comunale su verde pubblico, decoro e rifiuti