"Non tutto il Partito Democratico di Cori, e certo non tutti i renziani, sosterrà il candidato a Sindaco imposto in extremis da 10 dirigenti" – torna a precisare Emanuela Fanfani, portavoce di quella parte dell'ala maggioritaria del PD locale schierata al fianco di Chiara Cochi alle elezioni primarie di coalizione che si terranno domenica 23 Aprile, con seggi aperti a Cori e Giulianello dalle ore 08:00 alle ore 22:00.
La nota di Emanuela Fanfani, prima segretaria donna a soli 19 anni di una delle due sezioni di Cori dell'allora Pds, poi Ds, oggi PD, fino ad un paio d'anni fa sempre eletta dirigente negli organismi locali, provinciali ed una volta anche nazionali dello stesso partito, segue all'esternazione del segretario pro-tempore del PD, convinto invece che i suoi 160 iscritti di Cori, perché il PD è privo di circolo a Giulianello, voteranno tutti all'unisono per il candidato PD.
Segretario pro-tempore che, riporta la Fanfani – "Da Febbraio prometteva l'assemblea degli iscritti per decidere il candidato a Sindaco del PD, vista la contrarietà della dirigenza ad indire le primarie di partito, da noi richieste e sostenute da una raccolta firme. Davanti ad una decisione così importante i pochi hanno deciso per tutti, senza un minimo di confronto col resto dei tesserati, loro malgrado trascinati nell'isolamento isolazionista dei 10 dirigenti del PD di Cori".
La scelta del PD non è condivisa da nessuna forza politica della coalizione di centro-sinistra: PSI, MAG, PCI sostengono Chiara Cochi, appoggiata anche da Sinistra Italiana, che critica la propaganda elettorale del PD, reo di trasformare le primarie in una sfida tra Cori e Giulianello. "L'unitarietà del centro-sinistra che ruota intorno a Chiara Cochi – dicono dal suo Comitato – sta anche nella convinzione di amministrare un unico territorio anziché non spaccare due comunità."