Pur riconoscendo che, nel tempo, si sono verificati dei gravi fatti di cronaca giudiziaria, il ministro dell'Interno - Marco Minniti - non ritiene di dover chiedere al Prefetto l'insediamento di una commissione d'accesso nel Comune di Anzio, finalizzata a capire se esistono ingerenze della criminalità organizzata nell'amministrazione comunale che potrebbero poi portare allo scioglimento del Consiglio municipale.

A dare notizia delle parole del ministro è stato il Senatore di Sinistra Italiana - Massimo Cervellini - primo firmatario (nel luglio 2016) di una interrogazione parlamentare che ha ricevuto oggi la risposta scritta del titolare del dicastero degli Interni.

"Finalmente l'interrogazione ha ricevuto risposta - fa sapere Cervellini - Il ministero dell'Interno, pur riconoscendo la gravità dei fatti verificatisi nel tempo - aggiungo: alcuni dei quali successivi alla data di presentazione dell'interrogazione - ritiene, specificando testualmente, di non disporre, allo stato attuale, di elementi concreti e univocamente orientati al condizionamento dell'amministrazione comunale".

Chiaramente, ora si attendono le prime reazioni a questa notizia, anche alla luce della polemica che si è accesa nelle scorse ore circa il diniego - da parte del Comune - per l'utilizzo della sala consiliare di Villa Sarsina per un convegno su mafie e legalità promosso da MoVimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.

La prima è proprio di Cervellini: "Continueremo, coinvolgendo sempre tutte le istituzioni preposte, come sempre abbiamo fatto a cominciare dalla Commissione bicamerale Antimafia, ma soprattutto i cittadini, che devono essere consapevoli ed informati di quanto accade nella loro bellissima città".