L'approvazione in giunta del rendiconto 2016 rappresenta uno dei passaggi amministrativi più importanti degli ultimi anni per la città di Terracina. "La traversata del deserto è compiuta. Questo bilancio – esordisce il sindaco Procaccini - è quello che certifica lo straordinario percorso di risanamento economico avviato nel settembre 2011 con la dolorosa ma inevitabile dichiarazione di dissesto finanziario e chiuso il 31 dicembre 2016. Siamo riusciti a depurarlo delle sue vergogne etiche e contabili, effetto di politiche a dir poco dissennate degli anni precedenti. Oggi il Comune di Terracina è un ente affidabile che gode di molta più credibilità nei rapporti con i privati fornitori di servizi". Procaccini riconosce che "l'entrata in vigore del cosiddetto "bilancio armonizzato" costituisce un'opportunità di chiarezza e trasparenza perché agevola il sistema finanziario comunale eliminando elementi di incertezza, aiuta il Consiglio Comunale nelle sue deliberazioni e consente un accesso più semplice alla lettura di numeri che molto hanno a che fare con la qualità della vita, presente e futura, dei cittadini". Il sindaco sottolinea che "il Rendiconto 2016 afferisce alla gestione della mia amministrazione per poco più di una metà (7 mesi), ma si inserisce perfettamente in quel nel percorso di risanamento ricordato in precedenza. Nelle sue pagine c'è la fotografia di un Comune che ha ufficialmente concluso la propria procedura di riequilibrio finanziario, c'è la certificazione di una stabilità economica che poggerà sempre meno sui trasferimenti da parte dello Stato e sempre più sulla capacità del Comune di Terracina di spendere con particolare attenzione, oltre che di riscuotere e valorizzare con efficacia le proprie entrate tributarie ed extratributarie. Uno dei lasciti più preziosi di questa esperienza, traumatica per certi versi, gratificante per altri, è che ora non vogliamo e non dobbiamo più rinunciare alle buone pratiche acquisite nel corso di questi ultimi anni. È in virtù di questo atteggiamento rinnovato che abbiamo compreso come sia sempre più necessaria la predisposizione di fondi prudenziali che forse riducono risorse preziose per le spese in città, ma nel contempo ci assicurano solidità e serenità nel lungo periodo. La forma mentis deve essere quella del buon padre di famiglia che accantona risorse per non cadere nel baratro nei momenti più duri". Procaccini prosegue nella sua analisi sottolineando alcuni elementi: "Il primo è senza dubbio il mancato ricorso alle anticipazioni di tesoreria, la piaga che ha causato per lunghi anni la drammatica emorragia in termini di interessi passivi sul prestito di soldi da parte della banca tesoriera e che ha generato, di fatto, il dissesto finanziario. L'altro fattore da evidenziare è il riassorbimento del cosiddetto "disavanzo tecnico" con enorme anticipo. La nuova normativa sui bilanci pubblici prevede la possibilità di spalmare su 30 annualità la copertura dell'eventuale squilibrio tra residui attivi (crediti) e residui passivi (debiti), derivante dal riaccertamento straordinario del 2015. Essendo piuttosto esiguo tale disavanzo per il Comune di Terracina, si decise di recuperarlo in 5 anni, ma ne è bastato appena uno per riassorbirlo integralmente. Un segnale importantissimo di stabilità e capacità di autorisanamento del nostro sistema contabile". Il sindaco tiene ad evidenziare un altro elemento determinante: "Il pieno rispetto del patto di stabilità e la percentuale di riscossione dei tributi rilevata all'82,1%. Un dato ottimo considerando il punto di partenza e il confronto con le altre città italiane. Ma non ci basta, vogliamo migliorare. Non a caso, nel bilancio di previsione 2017, l'amministrazione si è posta come obiettivo primario il recupero dell'elusione e dell'evasione fiscale. Per equità e giustizia nei confronti dei cittadini onesti e per allargare la base imponibile negli anni futuri. Dalla robustezza dei conti deriva la prosperità di una comunità cittadina". Il primo cittadino giunge alla conclusione della sua analisi: "Immediatamente dopo l'approvazione di questo bilancio in Consiglio Comunale, avremo la possibilità di ricominciare a investire delle risorse per le infrastrutture e i servizi in città. Terracina non è un Comune ricco, ma ora possiamo finalmente programmare, anche in considerazione di alcune alienazioni di immobili comunali che ci consentiranno di disporre di nuove risorse. Desidero esprimere il mio grazie alla giunta, ai consiglieri comunali, in particolare coloro che sostengono questa Amministrazione, al dirigente ed al dipartimento finanziario, a tutti i dirigenti e ai dipendenti comunali che con me collaborano all'espletamento del mio mandato elettivo. Ma soprattutto grazie ai cittadini di Terracina che hanno saputo affrontare con consapevolezza, comprensione e spirito di appartenenza questo sacrificio imposto dalla cattiva politica di un tempo, per fortuna passato. Tante cose sono state fatte, ma moltissime altre rimangono ancora da fare. Una cosa è certa: Terracina non si ferma."