È trascorso un anno da quando il commissario straordinario del Comune di Priverno, Andrea Polichetti, deliberò l'atto di indirizzo sulla "Gestione economico-finanziaria", evidenziando criticità «suscettibili di alterare gli equilibri di bilancio». È il tema sollevato dal capogruppo di Agenda per Priverno, Ernesto Desideri, che ha ripreso le criticità citate dal commissario e analizzato quanto accaduto nell'ultimo anno di amministrazione. Polichetti – sottolinea Desideri - evidenziava quattro aspetti: un «costante ricorso all'anticipazione di cassa» con conseguente innalzamento del livello dell'indebitamento bancario in termini di interessi passivi; una «continua insorgenza di debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze ma anche da mancati impegni di spesa fino al 2014»; una «crisi di liquidità» con il differimento del pagamento dei fornitori; il «mancato accantonamento di un congruo fondo rischi contenzioso, nonostante le deliberazioni della sezione regionale di controllo della Corte dei conti». Un quadro - dice Desideri – di estrema gravità. E la nuova amministrazione comunale, insediatasi a giugno 2016 ha continuato «il ricorso all'anticipazione di cassa e analoghe previsioni sono già state approvate per il 2017». Non solo. Per il 2016 e per l'anno in corso, «non è stato accantonato un congruo fondo rischi contenzioso», prosegue, anzi, per il 2017 è stato previsto «il solo accantonamento del contenzioso con il Mef, per lo sforamento del Patto di stabilità». Una situazione «drammatica» di «piena crisi di liquidità» per il «mancato pagamento dei fornitori», causa dei continui «decreti ingiuntivi».