Dopo 48 ore dalla notizia delle minacce arrivate ai magistrati di Latina che hanno condotto l'inchiesta Olimpia, Giuseppe Miliano e Mara Mattioli, la politica pontina s'è svegliata e finalmente ha fatto giungere la propria solidarietà agli inquirenti. Questa mattina sono arrivate le note delle due maggiori istituzioni pontine, quella del sindaco del capoluogo Damiano Coletta e quella del presidente della Provincia Eleonora Della Penna. 

Damiano Coletta: "Voglio esprimere a nome mio, di tutta la cittadinanza e dell'Amministrazione che guido, piena solidarietà e sostegno incondizionato al pubblico ministero Giuseppe Miliano e al giudice Mara Mattioli per le minacce di morte ricevute di recente, un gesto vile di chiaro stampo intimidatorio da condannare senza riserve e che testimonia una volta di più quanto sia importante e prezioso l'impegno della magistratura, delle Forze dell'Ordine, delle istituzioni tutte nella lotta per diffondere e difendere la verità, la legalità. Le parole del Prefetto Faloni nella Commissione Antimafia di ieri, quelle della Presidente della Commissione, l'onorevole Rosy Bindi, nella conferenza stampa seguita alle audizioni confermano un quadro preoccupante rispetto al radicamento della presenza mafiosa sul nostro territorio, ci chiamano a una grande e costante attenzione, a non abbassare la guardia, a diventare tutti delle sentinelle della legalità, quotidianamente".

Eleonora Della Penna: "Il pm Miliano e il giudice Mattioli hanno il sostegno di tutti i cittadini della provincia di Latina che sono al loro fianco nell'espletamento della loro attività anche in questo momento delicatissimo in cui sono oggetto di un vile attacco intimidatorio. Le minacce di morte rivolte ai due magistrati sono un atto gravissimo che coinvolge l'intera comunità pontina. Un atto contro il quale dobbiamo opporre, con ancora più forza, il nostro impegno a favore della legalità e al fianco della magistratura e delle forze dell'ordine. C'è ancora molta strada da fare ma noi non intendiamo abbassare la guardia. Voglio dunque esprimere a nome della Provincia di Latina piena solidarietà e sostegno all'attività del pm Miliano e del gip Mattioli e a loro dico di andare avanti perché questo territorio ha bisogno di verità e di ribadire, ogni giorno, gli ideali di legalità e giustizia che fanno parte del patrimonio genetico della nostra gente".

Tra gli interventi anche quelli del consigliere regionale del Pd Enrico Forte e del consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Calvi (quest'ultimo è intervenuto già ieri, martedì 30 maggio).

Enrico Forte: "Le minacce e i vergognosi atti indimidatori che abbiamo appreso essere state rivolte al PM Giuseppe Miliano ed al giudice Mara Mattioli sono un atto gravissimo, contro il quale dobbiamo opporre, con forza, il nostro impegno all'interno delle istituzioni in favore della legalità e al fianco della magistratura e delle forze dell'ordine. Esprimiamo piena solidarietà e sostegno nell'espletamento delle loro attività soprattutto in questo momento delicatissimo, perchè oggi più che mai il nostro territorio ha bisogno di chi, come il PM e il giudice, con la loro grande professionalità, ogni giorno si mettono al servizio della legalità e della giustizia." 

Alessandro Calvi: "Solidarietà e vicinanza al pubblico ministero Giuseppe Miliano e al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mara Mattioli che sono stati, nelle scorse settimane, oggetto di vergognosi atti intimidatori. Quanto accaduto deve vederci, in qualità di rappresentanti delle istituzioni e a nome dei tanti cittadini liberi ed onesti che rappresentiamo, al fianco di chi ogni giorno con grande sacrificio combatte la criminalità e difende la legalità e la giustizia e non può, e non deve, essere oggetto di pressione alcuna. Certo che tali inaccettabili minacce non inficeranno il lavoro che stanno svolgendo e che anzi saranno un ulteriore incentivo a proseguire in modo ancor più determinante a tutela della libertà e della giustizia per i nostri cittadini condanniamo fermamente quanto accaduto nella consapevolezza che chi quotidianamente con il proprio lavoro mette al servizio se stesso per far valere la giustizia e la legalità non può mai essere lasciato da solo".