Se il sindaco Coletta prova a celebrare un anno di amministrazione, dall'altra parte Forza Italia fa il punto su dodici mesi di opposizione. Giorgio Ialongo, Giovanna Miele e Alessandro Calvi hanno scelto di riunire simpatizzanti, elettori e cittadini all'hotel Europa. Moderati da Lidano Grassucci hanno provato a fare un viaggio a ritroso negli ultimi mesi, tra proposte bocciate e dialogo infruttuoso. Le critiche degli azzurri sono centrate sulle cose semplici, sull'ordinario, quello che un amministratore dovrebbe fare nella sua quotidianità. Ma è proprio qui che Lbc e Coletta vengono bocciati sonoramente.
Giovanna Miele è l'esordiente del gruppo. E' alla prima elezione ma non le manca la grinta e lo dimostra subito. Rompe il ghiaccio e mette in fila i «disastri del bene comune. Questi signori si sono insediati inneggiando alla democrazia e alla legalità e trasparenza, ma sono stati i primi a limitare la democrazia. La politica è ormai gestita solo dalla giunta, col consiglio comunale svuotato di ogni ruolo e prerogativa». L'affondo è di quelli pesanti. «Le commissioni sono ridotte ad essere luogo di racconto, senza lo straccio di un atto, un documento. Abbiamo chiesto spesso quali fossero le priorità dell'amministrazione, ma non l'abbiamo ancora compreso». Miele sottolinea come «Lbc non capisce che anche noi siamo rappresentanti dei cittadini quanto loro. Invece snobbano qualunque nostra proposta. Avevamo presentato un emendamento sulla manutenzione delle scuole la scorsa estate. Lo hanno respinto. Poi qualche mese dopo hanno chiuso una scuola per lavori urgenti. E questa sarebbe la programmazione?». Area mercato del martedì. Abbiamo chiesto interventi sopralluogo e molto altro. E niente. Rimane tutto così. Sui rifiuti hanno fermato un bando predisposto dal commissario senza poi concludere alcuna strada alternativa in un anno. Il civismo è solo un cartello elettorale che premia quello più affascinante, più votabile. Io ho scelto la politica, i partiti, perché credo nella loro forza e nella possibilità di produrre idee. Per la consigliera Miele «Lbc deve smettere di fare campagna elettorale, è l'ora dei fatti».
Perfettamente concorde il capogruppo Giorgio Ialongo che fa una riflessione in più. «La maggioranza ha privatizzato il bene comune, facendone cosa propria. Anche noi siamo per il bene comune, per i cittadini. Non accettano la mano tesa dell'opposizione». Inevitabile parlare della lettera aperta di Coletta ai cittadini. Ialongo in particolare fa riferimento a un passaggio in cui Coletta dice che il primo anno serve a capire. «Dovevano sapere che il giorno dopo essere eletti dovevano amministrare. Se ti candidi a fare l'amministratore devi essere preparato, non ci sono scuse».
Dalla lettera di Coletta prende spunto anche Alessandro Calvi, candidato sindaco un anno fa. «Sembra quella che scrivevano Totò e Peppino. E' esilarante. Quando parla di "città pulita" è meraviglioso» e qui Calvi mostra le foto di ordinario degrado dal centro al mare. «Questa è la realtà - tuona Calvi - Fanno finta di non vedere in che condizioni è la città. Non hanno portato una delibera in consiglio, non hanno mai preso una scelta di carattere politico. Coletta vuole essere giudicato dopo 5 anni? Le critiche di accettano, caro sindaco. In campagna elettorale hanno indicato delle strade da prendere, poi hanno fatto l'esatto contrario. Sui rifiuti erano per la gara poi hanno cambiato idea. E stiamo ancora aspettando di capire come intendono sostenere l'azienda speciale. Non hanno il coraggio di venire in Consiglio a parlarne. Ma i cittadini devono sapere che se l'azienda speciale va in rosso, il bilancio dovrà pareggiarlo il Comune, coi soldi dei cittadini. Sul teatro stessa linea: socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili. A questo punto se dobbiamo ripianare le perdite ce la facciamo da soli la stagione teatrale».