Il caso dell'Azienda speciale dei rifiuti divide ancora, maggioranza e opposizione. Ed ecco i pro e i contro secondo due esponenti della politica locale, la consigliera Lbc Marina Aramini e il segretario del Pd Alessandro Cozzolino.

Aramini: «Latina, con le sue risorse, umiliata dalle classifiche nazionali sulla qualità della vita, sta rinascendo. E' una scalata senza precedenti. La vetta ancora è lontana ma il cammino è stato intrapreso. Se tutto questo è illegittimo allora tutto quello che è accaduto fino ad oggi come si qualifica?». Marina Aramini, consigliere comunale di Latina Bene Comune, rispedisce al mittente, ossia all'opposizione, le accuse di illegittimità sugli atti di proroga a Latina Ambiente e sull'azienda speciale. E rivendica quanto l'amministrazione sta facendo per la città. «Latina ha vissuto per anni con atti irregolari - ricorda la consigliera Aramini - convenzioni sbilanciate sugli interessi del privato e non dei cittadini (cimitero, palazzetto dello sport) come hanno rilevato anche i revisori dei conti e come è stato messo in assoluta evidenza nell'operazione Olimpia, dove si parla di falso e reati in materia urbanistica ed edilizia, abusi d'ufficio, turbativa d'asta. O come dimenticare gli spacchettamenti illeciti nella gestione del verde per favorire cooperative amiche, o l'affidamento di incarichi senza pagare le ditte o l'approvazione dei piani urbanistici di interesse collettivo senza passare per il Consiglio Comunale». Insomma, di precedenti ce ne sono tanti. Oggi le cose sono diverse. «Gli atti dell'azienda speciale dei rifiuti sono tutti pubblicati sull'albo pretorio, con la massima trasparenza - fa notare Marina Aramini - C'è il cronoprogramma, ci sono i pareri tecnici». Legittima è anche l'ordinanza con cui Damiano Coletta allunga l'affidamento della raccolta a Latina Ambiente.  «Vogliamo ritenere che lasciare i rifiuti per strada, soprattutto in estate, non presenti profili di rischio ambientale, igienico e sanitario? Com'è noto Latina Ambiente, fallita lo scorso dicembre, poteva restare in vita, salvo proroga, entro il 31 dicembre del 2015. Nessun Consiglio comunale regolarmente eletto dai cittadini si è occupato di questa incombenza, salvo un Odg del 12/05/2015 approvato con la maggioranza anomala Forza Italia e Pd che poco dopo avrebbe sfiduciato l'ex Sindaco Di Giorgi. Ci ha dovuto pensare il Commissario Barbato, anche al fine di prorogare il servizio, a spostare la data di scadenza della società al 30 giugno 2017. 

Cozzolino:«Per l'azienda speciale si trovano le risorse economiche e si espone il Comune, mentre per il teatro D'Annunzio no e quindi ci si affida ai privati. A me qualcosa non torna». Il segretario comunale del Partito democratico Alessandro Cozzolino chiede alla maggioranza di Latina Bene Comune di spiegare questa scelta, perché «non è possibile usare la scusa dell'assenza di risorse visto che per i rifiuti ci sono e per la cultura no». Cozzolino vuole che il sindaco e il suo movimento diano una spiegazione di natura politica, perché di scelta politica appunto si tratta.  Eletto per acclamazione giovedì scorso, Cozzolino si è praticamente trovato come primo capitolo dell'agenda politica proprio l'azienda speciale dei rifiuti, Azienda Bene Comune (Abc). «Trovo alquanto bizzarro - afferma Cozzolino - che l'amministrazione stia procedendo verso la costituzione di questa azienda speciale nonostante il Consiglio comunale si sia espresso per l'esternalizzazione del servizio e quell'indirizzo non sia stato mai modificato. Ad ogni modo domani l'argomento approda in commissione Ambiente e i nostri consiglieri analizzeranno la documentazione e chiederanno chiarimenti all'amministrazione, perché la costituzione di questa Abc non è per nulla uno scherzo».