A proposito del presunto caro bollette Tari, sollevato dai consiglieri di minoranza Mastracci, Polidoro, Corsi e Napoleoni e dal consigliere indipendente Iagnocco, che parlano di aumenti, in alcuni casi, del 10%, il sindaco di Maenza Claudio Sperduti non ci sta. E, non senza una vena polemica, risponde ai cinque consiglieri che si sono occupati della questione. Nel Consiglio del 29 marzo, nel quale sono state approvate le tariffe - precisa - fatta eccezione per Iagnocco e Napoleoni, gli altri tre consiglieri non hanno sollevato questo problema. E non lo hanno fatto - sottolinea Sperduti - per un semplice motivo, «perché il problema non esisteva». Per questo «non si capisce perché lo facciano ora». Pur nelle difficoltà incontrate nel corso del 2016 - insiste il sindaco - siamo riusciti a contenere i costi rispetto all'anno precedente, grazie proprio «alla buona raccolta differenziata svolta dai nostri concittadini». Maenza, infatti, «sostiene un costo pro-capite di 133,53 euro ad abitante rispetto alla media regionale, che è di 224,95 euro». Non solo. Ma, per fare in modo che il costo «rimanga il più stabile possibile, si è deciso di fare una gara di appalto per individuare una società che gestisca il servizio ad un prezzo predeterminato per i prossimi 5 anni».
Bollette della tassa sui rifiuti, il sindaco smentisce l'opposizione: "Nessun aumento"
Maenza - Sperduti ha risposto alle critiche mosse dalla minoranza e ha annunciato le prossime mosse per il settore