Sarà discusso venerdì prossimo, nel Consiglio comunale di Ardea, un ordine del giorno relativo alla tutela dell'area archeologica di Tor Maggiore e di una serie di zone di pregio della campagna romana comprese fra Ardea e Pomezia.
In particolare, l'assise civica a maggioranza pentastellata - che si riunirà a partire dalle 10 dell'11 agosto - prenderà atto e condividerà la dichiarazione di "Notevole interesse pubblico" delle aree dei Comuni di Pomezia e Ardea delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna romana.
La proposta di sottoporre a vincolo questa vasta area a sud della Capitale è arrivata qualche mese fa da parte della Soprintendenza all'Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio per l'Area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale: nello specifico, l'ente statale intende preservare le tenute storiche di Tor Maggiore, Solforatella, Cerqueto, Vittorie, Valle Caia, Pescarella, Tor di Bruno e Muratella.
Una scelta, questa del vincolo, che oltre all'archeologia è legata anche al paesaggio, rimasto uno dei pochi esempi di Campagna Romana con quadri panoramici ampi e con una ricca e stratificata articolazione del sistema insediativo storico, che va dalle torri medievali fino agli antichi casali del 15esimo secolo e a quelli più recenti, risalenti alle bonifiche realizzate a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Sulla proposta della Soprintendenza, comunque, non sono arrivati soltanto pareri positivi: nelle scorse settimane era stato il presidente del comprensorio di Aprilia dell'Unindustria a esprimere contrarietà al piano statale, evidenziando che potrebbero esistere altre forme di tutela senza bloccare lo sviluppo economico dell'area.