Alta diagnostica e azienda speciale dei rifiuti, Forza Italia incalza l'amministrazione comunale criticando quanto avvenuto nel consiglio comunale di ieri.  "L'approvazione degli atti costitutivi di ABC è la ciliegina sulla torta dell'amministrazione Coletta, ma è una ciliegina fatta di acido, bucherà la torta", lo dicono Giorgio Ialongo e Giovanna Miele. "Anche ieri abbiamo assistito a una seduta paradossale - raccontano i due esponenti di Forza Italia -. Gli Assessori Lessio e Capirci non ci hanno detto nulla in merito all'azienda speciale, Lessio si è limitato a dire che è un grande progetto e che gli amministratori precedenti erano mediocri, Capirci invece ci ha riepilogato il fallimento di Latina Ambiente, cosa che sapevamo già. Dalla maggioranza ci hanno spiegato come si fa la raccolta differenziata, e che c'è bisogno di scelte coraggiose. Ci aspettavamo un po' di più per una iniziativa che costerà l'apertura di un mutuo da 12 milioni, senza contare i costi di gestione da 18 milioni l'anno". "Ci aspettavamo ad esempio che ci si dicesse una volta per tutte come devono essere assunti i lavoratori di Latina Ambiente - aggiungono -, noi ci siamo presentati sentenze alla mano, dalla giunta nulla, forse perché l'Assessore al Personale che se ne doveva occupare si è dimesso?"

"Forza Italia non vuole strumentalizzare il tema dell'azienda speciale - proseguono Ialongo e Miele -, eravamo contrari all'internalizzazione del servizio e favorevoli alla gara esterna per la gestione dei rifiuti già nel maggio 2015, quando votammo contrariamente alla posizione dell'allora sindaco Di Giorgi, rompendo la maggioranza che governava la città. Siamo stati coerenti con la nostra volontà di allora. Con la differenza che oggi siamo seriamente preoccupati per come tutta questa vicenda di ABC potrà evolvere. I casi di Napoli e Aprilia, citati ieri dal sindaco, non sono esempi virtuosi, sono gestioni fallimentari. E non lo diciamo noi, lo dicono quegli amministratori locali. Ma Coletta dice che dalla Regione Lazio gli hanno fatto i complimenti. Allora ci viene il dubbio che, come per il Parco Falcone e Borsellino, questa sia l'ennesima passerella e l'ennesima occasione che il Sindaco cerca per dare visibilità a se stesso. E poco importa se ci rimette la città. Gli elettori - concludono Ialongo e Miele - sapranno giudicare, ci auguriamo il prima possibile".

"Ieri abbiamo votato una delibera che obbliga il Sindaco a proseguire nella realizzazione del Centro di Alta Diagnostica, così come disposto nel Protocollo siglato nel 2015 tra il Comune di Latina, la Provincia di Latina, l'Università La Sapienza e la Fondazione Roma. È un progetto che è costato fatica, soldi e impegno nel cedere i locali comunali. Ora vogliamo vedere realizzato quel progetto". A dirlo sono Giorgio Ialongo, Giovanna Miele e Alessandro Calvi dopo il voto unanime in Consiglio Comunale.

"Il Centro di Alta Diagnostica - continuano - è di fondamentale per Latina. La nostra città potrebbe diventare un polo di ricerca di eccellenza, un punto di riferimento per laureati, laureandi e specializzandi. Un'occasione di visibilità per il territorio pontino per diventare famoso per qualcosa di positivo".  "Dopo il diniego all'installazione del tomografo PET RM, solo ieri abbiamo ricevuto la relazione della Fondazione Roma Sanità e Ricerca che ci ha illustrato la soluzione alternativa. Noi rimaniamo dell'idea che deve essere rispettato il Protocollo del 2015 e che, se ciò non fosse possibile, non siamo disponibili ad accettare soluzioni che siano compromessi al ribasso. Noi speriamo che siano risolti i problemi che hanno ostacolato l'installazione del macchinario originariamente proposto. Ci riserviamo - concludono Ialongo, Miele e Calvi - di valutare le soluzioni alternative una volta avuti i pareri che il Sindaco e il Presidente della Provincia si sono impegnati a chiedere"