Perché la scelta dell'azienda speciale? A spiegarlo il vicepresidente del consiglio Marina Aramini che ammette come i timori e le perplessità sollevati da molti per questa scelta siano stati attentamente vagliati nel tempo poiché all'inizio del questo percorso erano anche i loro, di Lbc. "Il nostro punto di partenza era: una società partecipata fallita (Latina ambiente), un bando che abbiamo dovuto sospendere per "elementi di illegittimità" e una percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti da fanalino di coda (ci salvano i borghi dal tracollo) delle classifiche. I motivi della scelta sono politici, la volontà di scegliere una modalità di gestione particolare all'interno del ciclo dei rifiuti anche perché, a seguito del Referendum abrogativo del 2011 "è venuto meno ogni divieto assoluto alla gestione diretta, o mediante azienda speciale, dei servizi pubblici locali". Ma ci sono ragioni informative quale quella di innalzare nella cittadinanza la consapevolezza della necessità di tendere ad mondo a "rifiuti zero" Un primo passo importante verso il progetto politico/filosofico della "Città Educante". Infine una ragione di partecipazione, quella di rendere i cittadini maggiormente partecipi attraverso varie attività anche di controllo". "L'azienda speciale si configura come un modello privilegiato di gestione di pubblici servizi ed è un organo con 2 anime distinte: una legata alla sua natura di impresa (spinta al miglio risultato) ma senza scopo di lucro; l'altra legata all'interesse pubblico visto l'imprescindibile rapporto con l'ente locale con i suoi poteri di direzione e controllo. Siamo soddisfatti di aver innescato, se pur tra mille difficoltà e mutamenti del quadro normativo, una svolta di tal genere che offre l'opportunità di un ottimo riscatto della città di Latina vessata da inefficienze di ogni tipo. Ci piace anche constatare che l'Azienda speciale sia soggetta all' l'obbligo Costituzionale del buon andamento che non vuol dire un generico "fare bene" ma fare il massimo con le risorse a disposizione. Un agire fondato sui principi di efficacia di efficienza e di economicità controllato dall' Ente Comunale e dai cittadini". "Un progetto di grande impegno e di grande responsabilità (amministrativo-contabile, penale ecc.) – dice Aramini - ma anche di grande senso di responsabilità verso la nostra città bistrattata e mezza distrutta (per l'altra metà ignorata) dalle vecchie amministrazioni".