Quando è stata pubblicata la delibera di Consiglio comunale (poi bocciata) sulla richiesta di revoca in autotutela dell'atto con cui la prima assise civica ha votato le condizioni di eleggibilità e compatibilità non sono stati presi in considerazione gli allegati. Questo perché, come comunicato dal segretario ai consiglieri firmatari della mozione (Saputo, Calisi è Magnanti) non depositati per tempo. Ma i rappresentanti di "Verso il Domani" non ci stanno e ieri hanno inviato una diffida al segretario, il dottor Torriero, e per conoscenza anche al Prefetto, alla Procura, all'Anac e all'Agenzia dei segretari comunali. I firmatari sostengono di aver consegnato gli atti affinché diventassero parte sostanziale della delibera. Sono sei documenti relativi alla presunta incompatibilità sollevata nel primo Consiglio verso Schiboni, Di Cosimo, Cerasoli e Petrucci. I primi tre per un ricorso al Tar cui hanno poi rinunciato, la presidente del Consiglio per la carica – da cui si è dimessa – nel direttivo della Pro Loco. I consiglieri Saputo, Calisi e Magnanti scrivono che eventualmente solo il presidente del Consiglio comunale può, nel corso dell'assise, negare l'acquisizione di documentazione, ma solo quando palesemente estranea ai fatti oggetto di trattazione. Di qui la diffida, rivolta al segretario comunale, affinché provveda a pubblicare gli allegati alla proposta di delibera con cui si chiedeva la revoca in autotutela della delibera sulle condizioni di eleggibilità e compatibilità dei candidati.