Nessuna presa di posizione da parte del Partito democratico di Pontinia sul caso degli insulti riservati dal consigliere Luigi Subiaco alla presidente della Camera Laura Boldrini. Un episodio costato al politico il ruolo da assessore, visto che il primo cittadino Carlo Medici lo ha revocato dall'incarico proprio per le infelici esternazioni su Facebook, per le quali Subiaco in un'intervista sul nostro quotidiano si è poi scusato.
Il silenzio che ha caratterizzato il Pd locale - l'unico intervento politico pubblico al netto della revoca di Subiaco da parte del sindaco Medici è stato quello sui social dell'assessore Matteo Lovato che ha preso le distanze - è risultato però piuttosto singolare, ancor più se si considera l'appartenenza politica di Boldrini (ex Sel, Sinistra Italiana ora gruppo misto), candidata nel 2013 proprio dal Pd alla presidenza della Camera dei Deputati.
Dal segretario locale Fabiana Cappelli neppure una parola. Nessun commento politico. Contattata telefonicamente, Cappelli ha mantenuto la stessa linea. «Abbiamo deciso di affrontare sotto l'aspetto politico la vicenda e non fare il clamore che già c'è stato. Il partito l'ha affrontata, punto». Quale sia stata la posizione, almeno per i non tesserati, non è però dato sapere. Bocche totalmente cucite nel Partito democratico. «La posizione che ha preso il Pd - dice Cappelli - la conoscono il sindaco e la maggioranza. Non serve andare né su Facebook né sulla carta stampata per fare politica. Ci siamo espressi nelle giuste sedi».