Le alleanze col mondo civico, la necessità di un partito che sia il più possibile lontano dalle fratture interne e l'agenda programmatica dei prossimi mesi. Il convegno organizzato oggi al circolo cittadino dal Partito democratico ha messo al centro della scena alcuni argomenti di notevole impatto. Il capogruppo alla Camera Ettore Rosato è stato accolto dal consigliere regionale Enrico Forte e dal segretario comunale Alessnadro Cozzolino che hanno fatto gli onori di casa. In platea, poi, tutto il gruppo dirigente del Pd, con i parlamentari Claudio Moscardelli e Sesa Amici in prima fila, assieme al segretario provinciale Salvatore La Penna e al deputato "ospite" Federico Fauttilli.
Erano anni che tutte le anime del Pd non si ritrovavano assieme ad un evento pubblico. Magari i rapporti non sono ancora proprio eccellenti, ma di sicuro il dialogo interno è ripreso. Rosato in un passaggio del proprio intervento, ha ammonito tutti sul fatto che «è pericoloso creare fratture al nostro interno, perché le fratture si allargano». Il riferimento era probabilmente alla scissione di Mdp ma si può serenamente applicare anche al Pd pontino, dove da anni c'è una lotta interna che logora i dem. Ieri però le distanze sembravano colmate e il convegno ha dato molti spunti di riflessione. Enrico Forte, consigliere regionale uscente, ha fatto capire che questo è il primo passo per la sua campagna elettorale. Il suo intervento è stato centrato sull'agenda dei prossimi mesi e sul tema delle infrastrutture: «Il nostro territorio non può prescindere dalle infrastrutture. L'autostrada Roma-Latina è a un passo, manca solo la firma del contratto. Trovo irrazionale che il sindaco di Latina si adoperi per cercare alternative». Per Enrico Forte le altre infrastrutture che saranno al centro dell'agenda politica dei prossimi mesi sono l'aeroporto e il porto per il litorale. «Non posso pensare che si parli di uno sviluppo della marina senza una portualità». Il consigliere regionale è poi entrato nel vivo della questione elettorale. «Il Pd non ha la forza da solo, deve costruire alleanze con il civismo, e con l'area di Pisapia, la parte che fa capo a Smeriglio. Questa alleanza va riproposta ma deve avere al centro il Pd. Nel civismo ci sono un elettorato e anche dirigenti che stavano con noi fino all'altro ieri. Allora ci dobbiamo interrogare sulla forma e le modalità con cui si costruisce un partito plurale e democratico con una rappresentanza di forze diverse. Il Pd deve diventare inclusivo o muore di asfissia».
Ettore Rosato ha centrato invece l'intervento sull'importanza di spiegare ai cittadini quanto di buono è stato fatto coi governi Renzi e Gentiloni. «Abbiamo fatto più riforme in questa Legislatura che in quelle precedenti. I dati sull'economia e sull'occupazione iniziano pian piano a dare ragione ai nostri sforzi. Ma dobbiamo essere bravi a spiegare agli elettori quanto abbiamo fatto».