Le problematiche del piano integrato di Sperlonga continuano a far discutere e non solo da un punto di vista giudiziario, ma anche sotto il profilo politico-amministrativo. Il gruppo consiliare di minoranza di "Sperlonga Cambia" torna all'attacco dopo l'ultima pronuncia, ossia l'ordinanza con cui la Cassazione ha rinviato gli atti al Tribunale di Latina per quanto riguarda l'istanza di restituzione dei beni sequestrati avanzata dall'amministrazione comunale. Il gip l'aveva già bollata come «inammissibile» e il Comune ha impugnato questo provvedimento. In attesa delle decisioni della magistratura - pende anche il nuovo giudizio del Riesame -, i consiglieri di minoranza criticano l'operato della maggioranza.
«Nei mesi scorsi - scrive in una nota il capogruppo Marco Toscano - abbiamo posto più volte l'attenzione sul tema del Piano Integrato, presentando anche una mozione in Consiglio comunale per avviare un percorso risolutivo del problema insieme alle Istituzioni competenti, al fine di sbloccare una situazione che si protrae ormai da due anni. La risposta della maggioranza è stata quella di voler attendere l'esito del ricorso alla magistratura. Una strategia che si è dimostrata sbagliata e dannosa. Il nostro gruppo consiliare aveva proposto di studiare una soluzione al dramma del Piano integrato che fosse alternativa e parallela al percorso giudiziario, ma l'amministrazione Cusani ha preferito prendere tempo. Oggi siamo costretti ad assistere a un ulteriore rinvio e ad attendere una nuova udienza, mentre i cittadini continuano a vivere una situazione di enorme disagio e a subire un grave danno economico e morale».