Altri quattro anni per completare quanto iniziato. Salvatore La Penna è il candidato da battere al congresso provinciale del Partito democratico. Segretario uscente, componente della maggioranza interna, viene sfidato da Nicoletta Zuliani e Andrea Calcagnini. Oggi nella sede del partito ha presentato la sua candidatura, spiegando come l'obiettivo è quello di «proseguire il lavoro avviato, che in questi anni ha permesso di consolidare la presenza del Pd sul territorio». La Penna conferma che c'è stato il tentativo di un accordo unitario tra le varie anime ma è sfumato.
Dal 2013 lo scenario politico è decisamente cambiato. Il centrodestra che controllava capillarmente la provincia ha perso posizioni, il Pd è riuscito ad approfittarne nel centrosud e sui Lepini, mentre nell'area nord la domanda di cambiamento è stata soddisfatta dal civismo. Proprio da qui parte La Penna con la sua proposta politica. «Le forze civiche che amministrano molte importanti città della provincia sono interlocutori inevitabili - spiega il segretario uscente - Abbiamo il dovere di evitare che il centrodestra torni ad amministrare queste città, questo territorio. Per questo dobbiamo creare una proposta alternativa che possa essere convincente per gli elettori. Non si può negare, però, che il Pd è cresciuto, avevamo 3 sindaci, oggi ne abbiamo 14». Inevitabile una replica alla competitor Nicoletta Zuliani che ha parlato la scorsa settimana di scarsi spazi di confronto in questi anni, nel Pd. «Mi sorprende - dice La Penna - visto che queste dichiarazioni arrivano durante una fase congressuale, dove è garantito il massimo confronto. Non mi va di fare polemiche pre-politiche, bisogna lavorare per costruire non per distruggere. Invito tutti a concentrarsi sugli argomenti». E lui prova a dare l'esempio. «Il Pd deve essere forza propulsiva per spingere la realizzazione delle infrastrutture, le autostrade. Bisogna arrivare a collegare il nord della provincia con il porto di Gaeta, che è una risorsa dell'intero territorio. Inoltre dobbiamo dare impulso e sviluppo all'università, favorendo quegli indirizzi che hanno attinenza con la provincia».