Il suo rilancio, da ieri, è ufficiale. Sì, perché la direzione regionale del Partito democratico del Lazio ha approvato all'unanimità, al termine dei lavori che si sono conclusi nel tardo pomeriggio, la ricandidatura di Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione Lazio. Nello stesso tavolo la direzione ha anche approvato le relazioni dello stesso governatore Zingaretti e del segretario del Pd Lazio, Fabio Melilli, che ha spiegato che nei prossimi giorni organizzerà un incontro di sintesi con il gruppo consiliare della Pisana alla presenza dello stesso Zingaretti.
«Sono in campo e a disposizione per questo progetto - ha annunciato il presidente uscente ufficializzando così la sua candidatura al secondo mandato. Quindi altri 5 anni alla guida del territorio laziale -. Sono pronto a rilanciare una grande sfida che ricostruisca una maggioranza più larga e plurale».
Va ricordato che nel 2013 Zingaretti era sostenuto da Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Partito Socialista Italiano, Lista Zingaretti e Centro Democratico.
Dopo l'annuncio di Zingaretti non sono mancate le reazioni. Che sul fronte delle figure che lo hanno sempre sostenute non potevano che essere molto positive. Come ad esempio quella dell'assessore regionale Mauro Buschini, il quale non ha nascosto la soddisfazione: «Accolgo con grande soddisfazione l'ufficializzazione della ricandidatura del Presidente Zingaretti alla guida della Regione Lazio comunicata nella direzione regionale. I risultati straordinari ottenuti in questo mandato - ha sottolineato in una nota Buschini -, dal risanamento dei debiti di una Regione a rischio default prima del nostro insediamento alla stagione degli investimenti nei settori cruciali del territorio, rappresentano la garanzia per continuare a lavorare per un Lazio che oggi si mostra ai cittadini più trasparente, equo, competitivo e che cresce più delle altre regioni. Senza ombra di dubbio credo che la candidatura di Zingaretti, oltre ad essere naturale per i risultati ottenuti, sia la migliore possibile per il Partito Democratico e per il centro sinistra per continuare il buon governo nel Lazio».