Scoppia la grana dei votanti nel Congresso provinciale del Partito democratico. Nicoletta Zuliani, candidata alla segreteria provinciale, solleva il caso Maenza: sarebbero andati a votare in 24 cioè tutti gli iscritti del circolo. Ma Zuliani li ha contattati e molti di loro sostengono di non essere andati al seggio 

"Ho scelto di impegnarmi in questo congresso del Partito democratico provinciale per dare un contributo politico che andasse oltre il mio impegno di consigliere comunale a Latina. Con questo spirito, insieme a tanti altri iscritti e non iscritti, sto partecipando ai confronti con gli altri candidati che si stanno tenendo nei 30 e più circoli del Partito Democratico: ascolto, incamero e propongo quello che secondo me si può migliorare e quello che non va assolutamente fatto politicamente. Anche per questo devo riportare un fatto serio, a mio avviso grave, che mina pesantemente la fiducia nel PD: nel circolo di Maenza domenica si è tenuto il congresso per la scelta del candidato alla segreteria provinciale del PD ed è stato riportato che la totalità degli iscritti, ovvero 24, avesse espresso il proprio voto. A seguito di verifiche ho appurato che un bel numero degli iscritti contattati non si era invece proprio recato alle urne. E' un fatto pesante che getta discredito su un partito che a fatica sta cercando di mantenere la fiducia di un paese, di un territorio. La mia candidatura è nata proprio per offrire un altro modo di fare e contrastare prassi opache come quella attuata nel seggio del circolo di Maenza o come quelle di Gaeta in cui una parte consistente del partito oltre ad appoggiare un sindaco di centrodestra e non consentire l'iscrizione di una trentina di iscritti, celebra il congresso sulla strada, fuori di un bar - luogo assolutamente inappropriato e indecoroso - non permettendo la presentazione della lista. Questi episodi rischiano di invalidare tutto il lavoro che faticosamente tante democratiche e democratici onesti e volenterosi fanno nel silenzio e nella fedeltà a dei valori che poi miseramente vedono calpestati. Il congresso è un momento alto di esercizio e di espressione di democrazia e il partito deve dimostrare di trovare al proprio interno le forze per neutralizzare queste cattive prassi. Lo sanno bene anche gli altri due candidati Salvatore La Penna e Andrea Calcagnini".

Proprio gli altri due competitor replicano alla Zuliani. Andrea Calcagnini afferma: "Leggo con molto sconcerto e grande stupore le parole di Nicoletta Zuliani circa la esistenza di brogli che sarebbero avvenuti durante le operazioni di voto del congresso provinciale del PD nel
circolo di Maenza. Ricordo a Nicoletta, e a tutti, che esiste una commissione provinciale per il congresso, cui lei stessa era membro prima di candidarsi, che ha proprio la funzione di vigilare sull'attività congressuale che avviene nei circoli della provincia. Tale funzione di controllo viene esercitata anche durante le operazioni di voto con la nomina da  parte della suddetta commissione in ogni circolo di un garante che sovraintende e verifica che tutte le fasi congressuali avvengano in armonia e secondo i dettami del regolamento per il congresso.
Il garante è stato nominato anche per il circolo di Maenza ed era presente a tutte le operazioni che sono state svolte, senza ombra alcuna, nella giornata congressuale ed è persona la cui rettitudine, moralità e correttezza non può essere messa in discussione da alcuno. Per questo le parole di Nicoletta Zuliani appaiono, se possibile, ancora più gravi di quel che già  sono visto il discredito che gettano su tutto il PD. Non si può non pensare che le affermazioni della candidata siano dettate più che altro da una non celata preoccupazione per risultati non in linea con le aspettative e siano il tentativo di precostituire argomento giustificativo ai risultati che verranno nei congressi che ci saranno nel prossimo fine  settimana".

Salvatore La Penna ha replicato via facebook: "Il congresso provinciale del PD si sta svolgendo in maniera serena e regolare e ha già coinvolto nel primo weekend quasi un migliaio di iscritti. Trovo veramente incomprensibili ed inaccettabili , e ne sono assai dispiaciuto, il comportamento e le dichiarazioni della candidata Nicoletta Zuliani che pubblicamente tenta, in maniera molto goffa, di gettare ombre sul confronto congressuale e quasi di costruire un alibi rispetto ai risultati che finora hanno delineato un quadro chiaro e netto dell'orientamento dei nostri iscritti. Ho profondo rispetto dell'impegno volontario sul territorio dei nostri militanti e del ruolo dei garanti; così come ho piena fiducia, conoscendoli da tempo, nei dirigenti del circolo di Maenza e nell'operato della garante indicata dalla commissione congressuale. Per qualsiasi chiarimento o questione vi è la commissione congressuale e vi sono gli organismi deputati al controllo e alla certificazione dei risultati. Tentare di delegittimare in questo modo il partito e il congresso è un atto irresponsabile nei confronti della nostra stessa comunità di iscritti e militanti che ha sempre vissuto con grande correttezza e serenità tutti gli appuntamenti congressuali in questi 10 anni. Spero che si possa, a partire da stasera, recuperare una capacità di dialogo e confronto, consapevoli che il nostro partito ha in sé organismi e strumenti per fornire a tutti le più ampie garanzie".

Scoppia la grana dei votanti nel Congresso provinciale del Partito democratico. Nicoletta Zuliani, candidata alla segreteria provinciale, solleva il caso Maenza: sarebbero andati a votare in 24 cioè tutti gli iscritti del circolo. Ma Zuliani li ha contattati e molti di loro sostengono di non essere andati al seggio 

"Ho scelto di impegnarmi in questo congresso del Partito democratico provinciale per dare un contributo politico che andasse oltre il mio impegno di consigliere comunale a Latina. Con questo spirito, insieme a tanti altri iscritti e non iscritti, sto partecipando ai confronti con gli altri candidati che si stanno tenendo nei 30 e più circoli del Partito Democratico: ascolto, incamero e propongo quello che secondo me si può migliorare e quello che non va assolutamente fatto politicamente. Anche per questo devo riportare un fatto serio, a mio avviso grave, che mina pesantemente la fiducia nel PD: nel circolo di Maenza domenica si è tenuto il congresso per la scelta del candidato alla segreteria provinciale del PD ed è stato riportato che la totalità degli iscritti, ovvero 24, avesse espresso il proprio voto. A seguito di verifiche ho appurato che un bel numero degli iscritti contattati non si era invece proprio recato alle urne. E' un fatto pesante che getta discredito su un partito che a fatica sta cercando di mantenere la fiducia di un paese, di un territorio. La mia candidatura è nata proprio per offrire un altro modo di fare e contrastare prassi opache come quella attuata nel seggio del circolo di Maenza o come quelle di Gaeta in cui una parte consistente del partito oltre ad appoggiare un sindaco di centrodestra e non consentire l'iscrizione di una trentina di iscritti, celebra il congresso sulla strada, fuori di un bar - luogo assolutamente inappropriato e indecoroso - non permettendo la presentazione della lista. Questi episodi rischiano di invalidare tutto il lavoro che faticosamente tante democratiche e democratici onesti e volenterosi fanno nel silenzio e nella fedeltà a dei valori che poi miseramente vedono calpestati. Il congresso è un momento alto di esercizio e di espressione di democrazia e il partito deve dimostrare di trovare al proprio interno le forze per neutralizzare queste cattive prassi. Lo sanno bene anche gli altri due candidati Salvatore La Penna e Andrea Calcagnini".

di: La Redazione