È stato letteralmente infuocato il Consiglio comunale andato in scena ieri pomeriggio ad Artena. L'assise, infatti, è stata chiamata a discutere la decadenza del consigliere comunale Sara Centofanti, esponente del gruppo d'opposizione "Collaboriamo per Artena". Il consigliere, secondo il presidente dell'assise civica, non ha partecipato ad alcuna riunione da gennaio a oggi. «La gravidanza a rischio è qualcosa che se non si vive non si può spiegare - ha dichiarato in aula la Centofanti - Nonostante tutto ho mantenuto il mio impegno da casa, pur non partecipando fisicamente alle riunioni e il mio capogruppo ha sempre consegnato i certificati. Purtroppo sono venuta a conoscenza che il certificato del 7 luglio non è stato accettato soltanto dopo il periodo di tempo per presentare delle controdeduzioni. Ritengo che tutto questo sia un atto contro la mia persona: nel 2017 credo che sia davvero assurdo dover parlare per difendere il ruolo di moglie e madre. Mi auguro che ci si esprima in base al proprio pensiero, poiché io ho solo salvaguardato la vita della mia bambina».
Tanti sono stati gli interventi che sono seguiti a quello della Centofanti, alcuni piuttosto aspri: a tal proposito, il presidente del Consiglio comunale è stato costretto a sospendere la seduta.
Al ritorno in aula, prima l'assessore Ileana Serangeli e poi il sindaco Felicetto Angelini hanno chiesto di rinviare la decisione a data da destinarsi. «Sono in difficoltà nel decidere - ha affermato Angelini - Prima dell'avvio della procedura di decadenza non sapevo che il consigliere fosse incinta e fosse diventata mamma. Da quando è passata all'opposizione non l'ho più vista. Adesso, però, non c'è serenità per scegliere e quindi chiedo il rinvio della deliberazione per eventualmente respingere la decadenza». Il rinvio è stato votato favorevolmente da nove consiglieri. Sette i contrari.
Decadenza di Sara Centofanti, bagarre in aula ma il Consiglio non decide
Artena - Dopo un'aspra discussione fra maggioranza e opposizione viene votato il rinvio della delibera a data da destinarsi. La questione resta aperta