La riorganizzazione degli uffici e dei settori del Comune di Sabaudia voluta e attuata dalla Giunta del sindaco Giada Gervasi non convince il consigliere di minoranza Renato Bianchi. Il quale, infatti, ha depositato un'interrogazione a risposta scritta al primo cittadino.
«Non si riscontrano - si legge nel documento -, né nella deliberazione in questione né nei decreti attuativi, i criteri seguiti dall'amministrazione per il conferimento delle posizioni organizzative. In tal modo - scrive Bianchi - si violano i vincoli valutativi e procedimentali che devono presiedere l'azione dell'amministrazione in modo tale da assicurare la trasparenza della scelta».
Alla luce di questa e di altre circostanze, il consigliere comunale ha posto cinque quesiti al sindaco. Tutti di natura tecnica o finanziaria. Si chiede «come si concili la conferma dell'attribuzione della stessa posizione organizzativa - questa una delle domande - con il piano anticorruzione, richiamato nella delibera in esame - è la 90 del 10 ottobre -, giacché alcuni capisettore vengono confermati nella stessa posizione organizzativa».
Tra le perplessità, dicevamo, anche quelle di natura finanziaria. Si domanda, infatti, per quale motivo la delibera non contenga, benché ci sia il parere contabile, l'impegno di spesa. «Nei successivi anni - questo l'ultimo quesito - qual è il costo complessivo di queste posizioni organizzative?». Ora la parola spetta al sindaco, che, come preannunciato più volte nel corso della campagna elettorale, nei giorni scorsi ha provveduto a riorganizzare l'intera macchina amministrativa.