Biblioteca, Teatro e Museo. Sono queste le tre voci chiave del protocollo d'intesa firmato ieri, nelle sale del "Cambellotti", dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dal sindaco di Latina Damiano Coletta e dal segretario generale della Fondazione Maxxi Pietro Barrera. Un Patto, una stretta di mano, in nome della Cultura del capoluogo pontino, passata dall'essere uno dei punti focali della campagna elettorale dell'attuale primo cittadino all'aprire un dialogo tra il Comune e la Regione, tra Latina e le grandi istituzioni del Lazio, come una lingua che fa parte a sé e mette tutti d'accordo sullo stesso foglio da siglare. Obiettivo primario dell'"alleanza" sarà la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico di Latina quale Città di Fondazione, simbolo dell'insieme dei centri urbani sorti nell'agro pontino negli anni Venti e Trenta del secolo scorso e dell'architettura razionalista che qui trova la sua definizione più compiuta. Ma cosa accadrà in sostanza? Gli strumenti con cui la Regione intende contribuire allo sviluppo di un luogo che, sotto un profilo culturale e identitario, da lungo tempo arranca, si possono sintetizzare così.