La presentazione del nuovo assessore Emilio Ranieri è stato solo l'antipasto della conferenza stampa di ieri del sindaco Damiano Coletta. Il piatto forte era quello della denuncia del colpo di coda di quella vecchia politica che «ha spolpato Latina ma che non si arrende al vento del cambiamento». Secondo Coletta c'è un tentativo scientifico di ostacolare il conducente, provando a farlo andare fuori strada. «C'è una caccia alle streghe iniziata dopo che abbiamo approvato l'azienda speciale dei rifiuti. Stanno cercando la magagna, provano a dimostrare che abbiamo fatto qualcosa contro legge. Ma non hanno trovato nulla perché non c'è nulla». L'applauso di assessori e consiglieri in sala sottolinea la maestosità del passaggio.
Ma dove nasce questo sospetto del sindaco? Lo spiega lui stesso: «Caccia alle streghe iniziata sull'azienda speciale, c'è stato un irrigidimento del clima. Siamo stati sommersi da una serie infinita di richieste di accesso agli atti». Insomma, da quel che dice il sindaco, i cittadini ingolfano la macchina burocratica chiedendo documenti su diversi aspetti dell'attività amministrativa. In particolare sull'urbanistica. «Un dirigente, un funzionario, non possono passare il tempo a soddisfare tutte queste richieste di documenti, finiscono per sottrarlo al lavoro. E questo crea un rallentamento della macchina amministrativa». Di questo, scopriamo durante la conferenza stampa, Damiano Coletta e il direttore generale Rosa Iovinella hanno anche riferito in Procura. Ci sarebbe una pianificazione dietro questa mole di richieste di accesso. «Con la Iovinella siamo andati in Procura, questo sistema Latina non è stato bonificato. Perché dobbiamo ammazzare la speranza di questa città cercando scheletri nell'armadio? Va bene la critica ma trovo atteggiamento esasperato di ricerca della magagna».
In questo scenario, secondo il sindaco, l'opposizione alimenta il clima di sospetto, anche la minoranza è infatti alla «ricerca ossessiva degli atti, del gossip. Si pretende che un dirigente consegni un atto immediatamente, lasciando magari quello che sta facendo in quel momento. Il tutto per avere una ribalta sui media e inventarsi un diniego che non esiste. Manca il rispetto istituzionale. Mi aspetto una politica più alta, se Latina ha una opportunità attraverso questo cambiamento, capisce i coperchi che stiamo scoperchiando». Il sindaco difende anche il segretario-direttore generale: «è stata scelta perché ha sposato la tutela della legittimità degli atti, per me è importante aver chi mi tutela negli atti, voglio ribadire il suo ruolo».
Infine il caso del giorno, la denuncia di Aldo Doria contro l'amministrazione. «Mi verrebbe da commentare solo "che tristezza" - afferma il sindaco Damiano Coletta - Una vicenda montata, non c'è nulla di irregolare». A quel punto prende i documenti e legge cosa c'è scritto nei verbali. Viene fuori che «Doria un giorno dice che è difficile rispettare la data del 30 giugno per la gara del trasporto pubblico mentre il giorno seguente definisce impossibile l'obiettivo. In sostanza - dice ancora il primo cittadino - quel termine del 30 giugno era sollecitatorio non perentorio. Quindi nessun tentativo di penalizzare Doria». E non esclude la contro denuncia.