Sollecitare con urgenza il Comune di Pomezia «affinché provveda all'immediata emissione dei conteggi dei canoni concessori, applicando i valori Omi ufficiali per gli anni che vanno dal 2011 al 2015, ivi compresa l'imposta regionale, oltre a provvedere alla compensazione delle somme versate in eccesso dai concessionari».
È questo il contenuto di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giancarlo Righini e rivolta - oltre che al presidente dell'assise della Pisana, Daniele Leodori - al governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
In particolare, Righini ha spiegato che, secondo lui, l'ufficio Demanio marittimo del Comune di Pomezia ha applicato, nel periodo compreso fra il 2011 e il 2015, un valore dell'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) errato nell'ambito del calcolo del canone concessorio che avrebbero dovuto versare quelle attività di difficile rimozione - e con destinazione commerciale - realizzate proprio sul demanio marittimo.
In tal senso, a dicembre dell'anno scorso, quattordici concessionari hanno chiesto al Comune di verificare i parametri utilizzati e predisporre gli ordini di pagamento e la compensazione di quanto versato in eccesso: secondo Righini, però, a undici mesi di distanza dalla richiesta l'iter del procedimento di ricalcolo dei canoni non si è ancora concluso.