Il tomografo proposto in sostituzione di quello originario garantisce alta qualità del servizio di diagnostica per immagini e per la ricerca scientifica. Lo ha detto nel pomeriggio il sindaco di Latina Damiano Coletta aprendo il dibattito sull'alta diagnostica in Consiglio comunale. Per Coletta e per la maggioranza di Latina Bene Comune non c'è alcuna scelta al ribasso, anzi. "Sul tema abbiamo chiesto il parere di un esperto come il professor Roberto Grassi il quale ci assicura che il macchinario Rm Prima3T garantisce prestazioni di alto livello sia per quel che riguarda la diagnostica per immagini sia per quel che concerne la ricerca. Nella medicina e nella ricerca scientifica le tecnologie e i macchinari utilizzati cambiano continuamente. Sono aggiornati costantemente, quindi quello dell'accordo di programma originario, il tomografo ibrido Pet-Rm 3T è meno recente di quello che ci viene proposto. Io devo fare gli interessi della comunità, non quelli della politica o di qualcuno in particolare - ha aggiunto Coletta nel suo intervento - Ho ascoltato e letto cose, in questi giorni, che sono baggianate. Credo che si stia tentando di inquinare le prove perche qualcuno ha interesse a che il progetto salti".

Dall'opposizione si sono levate perplessità rispetto alle parole di Damiano Coletta. Il consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini ha fatto notare come "il tomografo ibrido non è vero che è stato negato a Latina, semplicemente dalla Regione hanno fatto notare che non era possibile cncederlo se prima non fossero stati ultimati i lavori del centro di alta diagnostica. Tanto che l'assessore regionale Buschini si è detto disponibile a discutere nuovamente per mettere a disposizione il macchinario. Invece voi che fate? Accettate una soluzione diversa. Inoltre, se quel macchinario è così obsoleto, per quale ragione lo vogliono alcune strutture di ricerca romane?". Il consigliere di Forza Italia Alessandro Calvi ha invece chiesto al sindaco e alla maggioranza dove intendano "trovare gli 800 mila euro da restituire alla Provincia alla rimodulazione dell'accordo. Dovete spiegarcelo". Il capogruppo del Pd Enrico Forte ha chiesto "il rispetto dell'intesa originaria perché non possiamo stare qui a discutere di macchinari, la scelta è politica. C'è un accordo e dobbiamo pretenderne il rispetto".

La discussione in aula è ancora in corso ma è scontato che Latina Bene Comune, coi suoi venti voti di maggioranza, approverà l'ordine del giorno che dà modo a Coletta di rimodulare l'accordo di programma.