Moderno, europeo, adeguato alle normative e con i riferimenti irrinunciabili a partecipazione e legalità. Nel giorno simbolico dei suoi 85 anni di età Latina rinnova il testo fondamentale che stabilisce le linee guida alle quali si deve orientare l'attività del Comune. Lo ha fatto dopo venti anni con il voto unanime dei 31 componenti ieri in Consiglio, la versione originaria era del 1997 poi riaggiornata fino al 2014, colmando un gap che era emerso spesso nei lavori di consiglio e commissioni, quello di norme confliggenti tra Statuto e Regolamento del Comune e di una gran confusione che ingolfava la macchina. Allo Statuto che riveste carattere generale si unirà poi il nuovo Regolamento, in dirittura d'arrivo con il 2018, che riguarderà nello specifico come si disciplineranno tecniche e norme. In sostanza sono state eliminate norme e istituti abrogati o decaduti per legge o che prevedono organismi decaduti come il Coreco o le circoscrizioni. Soddisfatta e stavolta unanime anche la minoranza, che ha partecipato attivamente ai lavori della commissione affari istituzionali e che ha sottolineato che sarebbe stato utile realizzare anche il regolamento contestualmente con lo Statuto. «Lo Statuto è come una carta costituzionale. Oggi noi non possiamo venir meno alla votazione ma manca il regolamento comunale – ha detto Giovanna Miele - quindi è un regalo a metà. Volevamo regalare diritti tradotti in servizi reali. La fiducia nelle istituzioni è il regalo da fare ai cittadini». Ha replicato Dario Bellini: «Nessuno ha proposto di votare insieme regolamento e statuto, altrimenti lo avremmo fatto». E la giovanissima dell'assise, Valeria Campagna ha ricordato come il nuovo Statuto potrà dare il via libera anche al forum dei giovani, già avviato nella sua commissione. Ma cosa cambierà? Novità importante è il bilancio partecipato all'articolo 10, si stabiliscono poi i principi generali del funzionamento di consiglio comunale, commissioni consiliari e commissione capigruppo e cambia anche la formazione dei dipendenti comunali, tolto anche il consiglio comunale dei giovani che avrebbe comportato una spesa economica. Sugli incarichi a contratto e su altre voci si è seguito il Tuel dovendo inserirli necessariamente per poter un domani avvalersene. Importante anche l'articolo 11 sul diritto di accesso, trasparenza, informazione e sistema dei controlli interni – spiega il presidente del consiglio Massimiliano Colazingari che ha guidato la gestazione dell'atto per un anno e ha ringraziato per la disponibilità tutti i consiglieri della commissione e anche quelli che hanno contribuito dall'esterno come Calvi e Calandrini – che prevede l'attuazione del controllo di gestione da parte dell'ente, laddove il Comune controlla il proprio operato verificando l'attuazione degli indirizzi e l'efficacia degli atti.
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