Le rassicurazioni dell'amministrazione comunale in merito alla solidità dell'impresa azienda speciale non hanno convinto il gruppo consiliare del Partito democratico. Enrico Forte e Nicoletta Zuliani ribadiscono le perplessità, suffragate a loro dire dal fatto che Anac e revisori dei conti sollevano proprio dubbi sulla sostenibilità economica dell'operazione.
I due esponenti Dem sono convinti che la stessa origine dell'Abc sia viziata: «La giunta si concentra sul lessico, ma nella sostanza l'azienda speciale e la a società in house sono simili, sono entrambe a totale capitale pubblico». Per Forte e Zuliani Latina Bene Comune ha sbagliato i tempi. «Non era questo il momento di avventurarsi in questa operazione: abbiamo avuto il fallimento di una partecipata nell'igiene urbana, abbiamo un organico di dipendenti comunali sottodimensionato e già in affanno; a questo aggiungiamo una classe dirigente esordiente. Avventurarsi in una operazione di questo tipo è stato un azzardo».
«Questa situazione di indefinitezza e di forte deficit di personale - aggiungono i consiglieri del Pd - coniugata con l'inesperienza politica degli amministratori di governo non avrebbero garantito, secondo noi, basi solide ed affidabili per un esito positivo e soprattutto sicuro per le casse del Comune. Era meglio esternalizzare». Poi i due vengono ad oggi, alla situazione che si è creata ed alle titubanze di revisori e Anac. «Non tranquillizzano gli approfondimenti richiesti dall'Anac né i rilievi fatti dal collegio dei revisori riguardo alle operazioni con riflesso sul bilancio e all'iter procedurale di cui segnalano modalità non corrette. Neanche ci sentiamo rassicurati dalle parole pronunciate dal sindaco Coletta e i suoi collaboratori che non hanno fatto altro che confermare la loro scelta invece che di corroborarla con documenti, fatti certi ed un bilancio chiaro, conosciuto e condiviso». Altro affondo, poi, per la parte ambientale. «L'ufficio Ambiente - aggiungono Enrico Fortee Nicoletta Zuliani - non risulta essere mai stato coinvolto nella redazione dello Schema di Contratto né di tutto il processo di costituzione dell'Abc. La Commissione Bilancio convoca unicamente per obblighi di legge su atti di Consiglio lasciando i consiglieri senza luogo di confronto né possibilità di contributo rispetto a temi centrali come il Pef della nuova azienda, le modifiche che interverranno a causa di fatture dagli importi da capogiro arrivate dalla Rida Ambiente o le relazioni dei revisori che segnalano incongruenze».
I consiglieri del Pd sono inoltre stanchi di dover apprendere le novità dalla stampa e chiedono che tutta la questione Abc sia portata in Consiglio comunale. «Troppo spesso vengono affidate a tavoli e a conferenze stampa le notizie riguardo alle scelte fatte dall'amministrazione lasciando alle Commissioni l'analisi di questioni marginali: la questione delle scuole paritarie, ad esempio, non è mai approdata in Commissione mentre lo studio delle varie possibilità e l'audizione delle parti interessate doveva trovare in quella sede istituzionale la propria normale collocazione e il proprio percorso decisionale partecipato come stabilito dalla legge. I tavoli non sono presenti nel nostro Statuto né tanto meno sono regolamentati: semplicemente non esistono come strumento né di governo, né politico, né di partecipazione. C'è bisogno di credere di più nella democrazia e lasciarla vivere nei luoghi che la garantiscono come le Commissioni Consiliari, il Consiglio Comunale, le Consulte e tutte quelle forme che il nostro Statuto prevede ma che stentano a partire».
L'intervento
Il Pd contro l'azienda speciale: "E' nata nel momento sbagliato"
Latina - Forte e Zuliani criticano le scelte dell’ente e contestano le «presunte rassicurazioni dell’amministrazione Coletta»