Il coinvolgimento di associazioni di categoria, sindacati e cittadini, l'interfaccia costante con gli uffici ed i dirigenti per arrivare ad uno strumento di controllo ed interscambio che non rimane confinato nel circuito formale di un adempimento di legge, ma dialoga con l'esterno e diventa mezzo di lavoro. Il nuovo piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza del Comune 2018-2020 è stato approvato lunedì in giunta e sarò pubblicato oggi sull'albo pretorio ma ieri sindaco, vicesindaco con il direttore generale Rosa Iovinella e la funzionaria Paola Arca hanno voluto presentarlo in conferenza stampa, anche questa una novità per riflettere la sostanza di un «adempimento che vuole essere ricettore di contributi esterni e diventare opera di concreto utilizzo per chi opera con l'amministrazione e con il cittadino». Così il vicesindaco Briganti che ha spiegato il lavoro di gestazione complesso e quotidiano lungo un anno e il coinvolgimento delle parti sociali. «I fenomeni ptenzialmente corruttivi vanno osservati e decodificati perché non si verifichino, la prevenzione è essenziale». In un'unica Unità operativa complessa sono stati riuniti gli uffici deputati alla prevenzione della corruzione e dei controlli con sei unità lavorative e che comprende anche le funzioni afferenti alla trasparenza, dal legislatore individuata quale strumento principe di deterrenza contro la corruzione (attraverso l'accesso e il controllo dei cittadini). Sono 142 i procedimenti e le pratiche mappate dall'ente e controllate a vista sulle quali sono stati ponderati i livelli di rischio come spiegato da Rosa Iovinella: sono il risultato dell'incrocio tra le aree di rischio generale in tutta Italia e quelle specifiche e peculiari di Latina in ragione del contesto. Ben 36 i processi a rischio elevato di contaminazioni concentrati sulle pratiche urbanistiche, sui lavori pubblici, sulle autorizzazioni all'ufficio Suap. Tra i procedimenti da monitorare ed alto rischio di fenomeni potenzialmente corruttivi la gestione di immobili e di impianti sportivi, la formazione dei debiti fuori bilancio e le procedure di espropriazione. Nell'ambito di questi cambiamenti si innesta anche l'ufficio antimafia di prossima realizzazione e in dotazione alla segreteria generale. «L'elemento di novità del piano - ha spiegato Iovinella - è l'essere frutto di un movimento partecipativo, costruito dal basso e con la proposta di segnalazione dei processi che viene anche dai singoli dirigenti». «Questo piano anti corruzione deve diventare cultura del cittadino - dice il sindaco - sono atti percepibili di un cambiamento sostanziale». Marianna Vicinanza
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Il Comune di Latina si corazza: ecco gli strumenti contro la corruzione
Latina - Ecco il piano triennale per la prevenzione della corruzione. Saranno monitorati 142 processi amministrativi a rischio.