Il coraggio di scegliere la piazza contro chi si chiude in un teatro. L'altro Matteo, Salvini, lo mette in chiaro subito. Piazza del Popolo, nonostante il freddo, accoglie i militanti leghisti. Salvini li ringrazia simbolicamente ad uno ad uno abbracciando tutti quelli della prima fila con un ingresso da rock star. Scavalca transenne per azzerare le distanze. Sa come ingraziarsi la piazza e ancora prima di parlare già l'ha conquistata. 

Completo blu, dolcevita celeste, l'aspirante premier tira il primo siluro contro Damiano Coletta: "Un sindaco che con tutti i problemi che ha questa città pensa a cambiare nome ai giardinetti. È tipico della sinistra che avendo un'idea di futuro pensa a riscrivere il passato ". Poi è il solito show: immigrazione, sicurezza, legittima difesa. "La prima cosa che farò da premier sarà abolire la legge Fornero. Non è possibile che si vada in pensione a 70 anni, si lasciano troppi giovani senza lavoro!" Rilancia anche l'idea di un ritorno della leva obbligatoria per i giovani. "Io l'ho fatta e mi è servita. Non so se Renzi l'ha fatta. Nel caso, non ha funzionato". 

"La differenza ormai è tra italiani e anti italiani. Non più destra e sinistra. Vinceremo le elezioni e già sappiamo che ci saranno girotondi e manifestazioni antifasciste. Ero con la Boldrini e mi sorprendono queste donne che difendono o diritti delle donne e poi spalancano le porte a quell'islam per cui le donne sono sottomesse agli uomini. A casa mia si rispettano queste regole". Poi una frase importante: "Vorrei che il 4 marzo la vittoria del centrodestra, il parlamentare in più, fosse il vostro, quello eletto qui, non a Milano. Ci aspettano 5 anni belli - ha aggiunto Salvini - Ricordate: prima gli italiani".